La divulgazione - Uccelli da proteggere

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La divulgazione

La relazione tecnica sviluppata dalla LIPU su incarico del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare rappresenta soltanto una parte – se pure essenziale – delle azioni previste dalla stessa Convenzione siglata tra la LIPU e il Ministero.

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Parte essenziale della Convenzione sono anche gli “aspetti divulgativi”, da valutare tramite diversi mezzi, il cui obiettivo consiste nel portare a conoscenza di un pubblico di non addetti ai lavori – con particolare riferimento agli studenti delle scuole – i risultati dello studio e, più in generale, le azioni portate avanti a livello nazionale ed europeo per la tutela delle specie, degli habitat, della biodiversità.

Tre, sostanzialmente, le pubblicazioni realizzate. Dapprima un opuscolo di 16 pagine, divulgativo e allo stesso tempo particolarmente rigoroso dal punto di vista scientifico, da mettere a disposizione di tutti gli enti “intermedi” quali Parchi, Enti locali, responsabili delle istituzioni scolastiche. Una pubblicazione di sintesi, insomma, in linea con le esigenze di sensibilizzazione e informazione che devono riguardare anzitutto i decisori pubblici, a tutti i livelli.

Quindi un poster, dal carattere più divulgativo e dalla grafica accattivante, dove all’elemento dell’analisi delle singole specie caratteristiche viene aggiunto quello parallelo, massimamente importante, dei relativi habitat. Un’ampia cartina poi rende partecipe il fruitore – turista naturalistico, appassionato di birdwatching, ecc – delle aree protette a più elevata presenza di determinate specie “emblematiche” di altrettante tipologie ambientali.

Parte integrante del lavoro finalizzato alla realizzazione di questo obiettivo generale è infine la realizzazione di questo sito web che tratta tutte le oltre 250 specie di uccelli nidificanti in Italia. Più nello specifico, come si legge nella Convenzione siglata tra la LIPU e il Ministero dell’Ambiente e della tutela del Territorio e del Mare, il sito viene progettato al fine di “rendere le conoscenze sullo stato di conservazione dell’avifauna in Italia accessibili a un ampio pubblico”, considerando la rete come “uno dei mezzi di comunicazione più efficaci per divulgare informazioni e coinvolgere il pubblico interessato sulle tematiche di conservazione della natura”.

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Preliminare alla realizzazione di questo sito web è dunque l’idea di progettare un portale che dal punto di vista tecnologico, grafico e contenutistico venga incontro all’esigenza di mettere a disposizione del pubblico informazioni sulle specie nidificanti o svernanti in Italia protette ai sensi della Direttiva Uccelli, presentandole in forma il più possibile divulgativa e non tecnica, fatto salvo il rigore scientifico e metodologico che sono alla base di questo tipo di lavoro e che rappresentano uno dei principali risultati (la predisposizione di un metodo di lavoro) della relazione tecnica compilata dalla LIPU.

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Il portale, non contiene solo le schede delle circa 250 specie attualmente protette ai sensi della normativa comunitaria, ma anche informazioni generali sul progetto, informazioni sulle azioni di conservazione predisposte a livello nazionale e internazionale – di cui questo progetto rappresenta un passo importante, pure se non l’unico –  e in generale elementi per mettere in condizioni il fruitore di collegare la singola scheda sulla specie – presentata in forma appunto divulgativa seppure scientificamente rigorosa – a variabili più ampie che vanno dal collegamento tra una determinata specie e il relativo habitat, fino al legame che in generale viene a crearsi tra le esigenze ecologiche e di conservazione di una determinata specie e le più generali esigenze di tutela della biodiversità che vedono impegnato il nostro Paese anche in base agli accordi internazionali sottoscritti nel corso degli anni.

Particolare rilievo è stato dato, nella progettazione del portale, a tutti quegli aspetti che consentono di impostare un adeguato livello di interattività con l’utente, sia dal punto di vista contenutistico – ponendo l’accento sulle azioni di conservazione attuabili dal singolo cittadino nella propria vita privata o professionale – sia dal punto di vista logico e tecnologico (con opportuni elementi grafico-interattivi che consentono all’utente di impostare percorsi di lettura diversificati e di inquadrare la singola scheda sulla specie in un contesto più ampio).

Per esempio i motori di ricerca: non solo quello “classico” – comunque utile – che permette di risalire a quella specie digitandone il nome. Ma anche ben due motori di ricerca più raffinata, dove alla variabile “specie” si unisce la variabile habitat, quella della distribuzione regionale, infine quella dello status (“nidificanti”, “svernanti” e “migratori”). Si possono così visualizzare mediante un semplice colpo d’occchio, per esempio, tutti i passeriformi nidificanti in Emilia-Romagna, oppure tutti gli uccelli – nidificanti o svernanti – che tipicamente si possono avvistare in Sicilia. O anche tutte le specie (delle tre tipologie comportamentali) tipiche degli ambienti umidi, alpini, agricoli, ecc.

Educazione ambientale, archivio LIPU

Infine un ulteriore motore di ricerca, particolarmente innovativo dal punto di vista tecnologico, il “bird identifier ”, che permette all’utente non esperto di giungere all’identificazione della specie (tramite la compilazione di alcuni semplici campi, per esempio luogo e ambiente in cui è stato osservato, colore del piumaggio, forma del becco, ecc), o comunque a restringere il campo a un gruppo di specie “probabili”. Un modo per stimolare la curiosità dell’utente, privilegiando percorsi di lettura autonomi e diversificati.

Un ruolo centrale va poi assegnato alle mappe interattive. Progettate per discernere – fino a livello delle singole province – i siti più rilevanti per le specie, le mappe sono state realizzate sia per rendere sinteticamente conto, sfruttando al massimo le possibilità tecnologiche offerte da questi oggetti, della distribuzione delle specie descritte nelle schede, sia per permettere all’utente di arrivare alla scheda “partendo dalla mappa”, sia essa la cartina della distribuzione della singola specie o la mappa che restituisce il dettaglio delle specie più caratteristiche a livello di singola regione d’Italia. Un modo, anche qui, per stimolare autonomi e piacevoli percorsi di lettura, aumentando il “valore informativo” delle singole schede, peraltro stampabili per esteso per permettere a studenti o semplici cittadini di procedere a una lettura più attenta e di approfondire a piacimento le proprie ricerche.

Ampliando profondamente il potenziale target rispetto ai progetti divulgativi già realizzati, questo sito non rinuncia in alcun modo al rigore scientifico, prendendo a riferimento le oltre 3.500 pagine di relazione tecnica realizzate dalla LIPU e riportando anche nelle singole schede i dati più aggiornati in termini di distribuzione e consistenza delle popolazioni, esigenze ecologiche, stato di salute, target di conservazione.

Infine i siti presenti sulla scena internazionale, che sono stati analizzati tramite un’opportuna azione di “benchmarching”, nell’idea di raccogliere utili spunti ma anche di innovare profondamente la divulgazione scientifica tramite la rete, sia dal punto di vista dei contenuti che dell’architettura tecnologica del portale.

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