Dalle direttive alla Rete Natura 2000 - Uccelli da proteggere

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Dalle direttive alla Rete Natura 2000

Solo nel 1992 la Direttiva Uccelli è stata recepita dall’Italia, mentre la Direttiva Habitat, nel nostro Paese, è legge dal 1997. Sono proprio le due Direttive, insieme, a costituire il presupposto legislativo della Rete Natura 2000, la prima indicando la necessità dell’istituzione di Zone di Protezione Speciale per gli uccelli (ZPS), la seconda prevedendo apposite Zone Speciali di Conservazione (ZSC) per le altre specie animali e vegetali.

Sterna comune, M. Bonora

Gli Stati membri sono tenuti a individuare e istituire questi siti su basi scientificamente fondate, mettendo in campo azioni concrete per la loro tutela. ZPS e ZSC, mediante iter diversi, entrano a far parte di Rete Natura 2000 su indicazione degli Stati. L’interlocutore italiano è naturalmente il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, che ha lavorato sulle segnalazioni ricevute dalle Regioni con l’obiettivo di completare a livello nazionale questo sistema di aree, tramite un progetto denominato Bioitaly.

Su quali presupposti scientifici condivisi bisogna individuare le ZPS? Una risposta arriva ancora dall’Europa. É la Corte di Giustizia dell’Ue a scrivere, nel 1998, che “l’elenco delle zone di grande interesse per la conservazione degli uccelli selvatici, più comunemente conosciute come IBA, è il riferimento scientifico per l’identificazione e la designazione delle Zone di Protezione Speciale”. Nell’ambito della Rete Natura 2000, le Important Bird Areas (IBA), le aree importanti per gli uccelli, vengono dunque ad assumere un ruolo chiave per una reale salvaguardia della biodiversità, essendo appunto coinvolte nell’istituzione delle ZPS.

Il progetto IBA, curato dal più grande network di associazioni per la tutela dell’avifauna, BirdLife International – in Italia rappresentato dalla LIPU – ha già dimostrato di funzionare come straordinario e insostituibile strumento tecnico per pianificare le azioni di conservazione dell’avifauna, con particolare riguardo alla designazione di ZPS. In Italia , le IBA individuate sono 172, e ricoprono una superficie pari a 5 milioni di ettari, circa il 16% del territorio nazionale. La loro individuazione – il primo inventario risale al 1989, l’ultimo al 2002 – è servita molto spesso, appunto, come base per la designazione delle Zone di Protezione Speciale. Attualmente, il 71% della superficie delle IBA è anche ZPS.