Gli effetti sugli uccelli
Specie caratteristiche che si possono tipicamente osservare nei corridoi di migrazione sono la Cicogna bianca (Ciconia ciconia ), la Cicogna nera (Ciconia nigra ), la Gru (Grus grus ), il Falco pescatore (Pandion haliaetus ), il Biancone (Circaetus gallicus ), il Nibbio bruno (Milvus migrans ), l’Aquila minore (Hieraaetus pennatus ), il Falco di palude (Circus aeruginosus ), l’Albanella minore (Circus pygargus ), l’Albanella pallida (Circus macrourus ), il Falco pecchiaiolo (Pernis apivorus ), il Gheppio (Falco tinnunculus ), il Grillaio (Falco naumanni ), il Falco cuculo (Falco vespertinus ), il Capovaccaio (Neophron percnopterus ).
Dal punto di vista dell’impatto diretto sulle specie, i corridoi di migrazione possono essere resi inospitali dalla presenza di infrastrutture di origine antropica. Da strade, autostrade e ponti fino alle linee elettriche ad alta tensione, che possono essere un importante causa di mortalità diretta per collisione o elettrocuzione per tutta una serie di specie, dai rapaci alle cicogne.
Anche gli impianti eolici posti su promontori costieri o altri siti inquadrabili come bottleneck possono causare incrementi importanti di mortalità su popolazioni, in molti casi, già ridotte ai minimi termini. Le stesse attività di volo a bassa quota – o la presenza di autoporti ed eliporti – possono influenzare notevolmente l’idoneità dei siti, ed essere ancora una volta causa importante di mortalità.
Sono però i bracconieri, attualmente, a rendere il viaggio della migrazione di molte di queste specie un vero e proprio “viaggio della speranza”. Nonostante il monitoraggio da parte delle forze dell’ordine e nonostante il coinvolgimento di un numero sempre maggiore di volontari impegnati ogni anno in appositi “campi anti-bracconaggio”, il numero di esemplari vittima dei cacciatori di frodo è ancora troppo elevato.
