Le priorità - Uccelli da proteggere

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Le priorità

Al monitoraggio sugli effetti delle infrastrutture esistenti e all’attenta valutazione delle conseguenze ambientali derivanti dalla costruzione di nuove formazioni artificiali, va affiancata una lotta sempre più serrata al fenomeno del bracconaggio. Anche considerando che tra le popolazioni in transito figurano alcune specie – come il Capovaccaio – con popolazioni già ristrettissime e con scarse possibilità di sopravvivenza nel medio periodo, popolazioni di certo non in grado di tollerare alcuna forma di prelievo venatorio.

Probabilmente, riguardo a questa tipologia ambientale, potrebbe giocare un ruolo chiave anche un’aumentata sensibilizzazione rispetto al problema, considerando che molte specie vengono abbattute direttamente dalle abitazioni poste sulla costa. Mentre l’impatto ambientale delle nuove infrastrutture andrebbe valutato in una logica costi-benefici che includa a pieno titolo non solo i vantaggi in termini economici, di velocità di spostamento delle persone e delle merci (strade, ponti), di approvvigionamento energetico (cavi e tralicci), di efficienza delle comunicazioni (ripetitori, antenne), ma anche valutando, su basi strettamente scientifiche, le potenziali conseguenze negative sull’avifauna selvatica.

Fattori chiave, questi, che riguardano senza distinzione tutte le specie qui considerate, al di là del differente “stato di salute” delle singole popolazioni, dipendente dalle condizioni riscontrate nei siti di nidificazione e nei quartieri di svernamento.