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Cosa è cambiato

Come nel caso degli ambienti agricoli, profondamente mutati con il passaggio dalla coltura estensiva tradizionale alla coltura intensiva meccanizzata, anche le risaie sono state interessate, negli ultimi decenni, da trasformazioni profonde. Non tanto dal punto di vista della produzione totale di riso, comunque assestata sui 13 milioni di quintali annui e con una resa media elevatissima, anche 60 quintali per ettaro. Quanto dal punto di vista delle tecniche colturali.

Oggi, al sudore delle mondine si sono sostituite le macchine, che hanno reso completamente automatiche le operazioni di raccolta. Attualmente, con due o tre persone al massimo, si coltivano aree che fino a pochi decenni fa richiedevano almeno una cinquantina di operai per le operazioni di monda o trapianto. Per dare un’idea di quante cose sono cambiate in questi ambienti – pure di origine totalmente artificiale – i livelli dell’acqua nelle risaie vengono oggi fissati al millimetro grazie addirittura all’utilizzo di tecniche laser.

Ecosistemi di straordinaria importanza e attualmente zona di rifugio per alcune tra le più importanti popolazioni europee di uccelli acquatici – con particolare riguardo agli Ardeidi coloniali – le risaie fungono anche da preziose zone di sosta per i limicoli migratori. Anche per altre specie questi ambienti sono particolarmente rilevanti, sia per la nidificazione sia per lo svernamento. È però evidente come il valore della risaia come habitat per l’avifauna dipenda strettamente dalle tecniche colturali utilizzate.

A parte la meccanizzazione, di per sé un fattore di disturbo, a incidere profondamente sull’idoneità delle risaie quale habitat riproduttivo o di sosta e svernamento sono tre ordini di fattori: la gestione dei cicli di allagamento e l’eventuale impiego di pesticidi. Fino alla gestione delle stoppie, delle bordure, di tutti gli elementi “limitrofi” quali la fitta rete di canali che alimenta le stesse risaie, che dal punto di vista ecologico possono essere considerati parte integrante di questa tipologia ambientale.