CUTRETTOLA - Uccelli da proteggere

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Uccelli da proteggere
 
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Specie particolarmente protette dalla Direttiva UccelliSpecie particolarmente protette dalla Direttiva Uccelli
 

Specie protette dalla Direttiva UccelliCUTRETTOLA

NOME SCIENTIFICO: Motacilla flava
 

Graziosissimo e vivace Passeriforme, la Motacilla flava è altrimenti conosciuta come “pastorella” o, per dirla alla francese, “bergeronnette”. Questo soprannome è dovuto all’abitudine della specie di seguire le greggi al pascolo, posandosi sul dorso delle mucche e liberandole dai parassiti, che divora con avidità. Per attirare la femmina prescelta, il maschio gonfia, vanitoso, le piume, dispiegando poi la coda a ventaglio, tenendola arcuata e facendo vibrare le ali. Impossibile non notare il petto e la pancia della Cutrettola, di un brillante colore giallo limone.  

 

Ordine: Passeriformes Famiglia: Motocillidae

Piccolo Passeriforme lungo appena 17 centimetri, la Cutrettola è diffusa in zone molto vaste: dall’Europa occidentale alla Kamchatka, dallo Stretto di Bering all’Alaska; in pratica quasi tutta l’area del Paleartico vede la presenza, più o meno diffusa, della specie. Anche la maggior parte degli esemplari segnalati in Italia arriva da una pluralità di zone diverse, soprattutto da Paesi dell’Europa centro-orientale, dall’area baltica e scandinava.

L’Africa tropicale è invece luogo prediletto dalla popolazione per svernare: la Motacilla flava  trascorre l’inverno in gran parte dell’Africa sub-sahariana, scarsamente e localmente in zone più settentrionali, in Spagna meridionale e Asia sud-occidentale. Di tutti questi ambienti predilige quelli naturali e spesso inaccessibili come paludi, bacini lacustri, saline.

Motacilla flava cinereocapilla è  la sottospecie più diffusa in Italia come nidificante. Ciononostante, non è distribuita in modo uniforme, con l’eccezione della Pianura Padana: qui, gli ambienti umidi adatti alla nidificazione sono relativamente estesi. Sul resto del territorio, è localmente comune sull’Appennino centrale, scarsa sul versante tirrenico e in Sardegna, rara o irregolare sulle Alpi, nelle estreme regioni meridionali e in Sicilia.

Le parti superiori del piumaggio della Cutrettola spaziano tra un color verde oliva e un verde-marrone chiaro per i maschi della specie; la coda è corta e nera, con ali timoniere nere e bianche, mentre il dorso non presenta mai un marcato contrasto con il groppone. Di un colore giallo vivace su tutte le parti inferiori del corpo, dalla gola al sottocoda la testa appare in varie tonalità di grigio.

Femmine e individui giovani della specie hanno sopracciglio bianco-giallastro, sono verdastri-brunastri sulle parti superiori e presentano vari toni di giallo sul petto e sul ventre, oltre che sul sottocoda. Le femmine adulte hanno tutte le parti inferiori gialle, a parte la gola; mentre gli individui giovani presentano colori più tenui. Tratto comune della specie è il becco, molto fine, che utilizza per afferrare gli insetti e piccoli invertebrati, di cui è ghiotta.

La Cutrettola è una specie solitaria durante la stagione riproduttiva: nidifica in coppie sparse o isolate, su terreni provvisti di bassa vegetazione o zone umide d’acqua sia dolce sia salmastra, interne come costiere. La specie frequenta anche le zone coltivate asciutte, estensive o talvolta intensive, con preferenza per prati, campi di orzo e frumento. Ma anche coltivazioni di mais, aree golenali con presenza di graminacee, prati e pascoli con pochi cespugli e alberi sparsi, talvolta risaie. Il nido, ben riparato nel terreno, è costruito con fibre vegetali e rifinito di peli e lana. La femmina depone circa 5-6 uova, che cova per due settimane.

Prospettive

In Italia la Cutrettola è presente soprattutto nella regione biogeografica continentale, e solo marginalmente in quella alpina e mediterranea. La popolazione nidificante in Europa è risultata stabile nel periodo 1970-1990, mentre nel decennio 1990-2000 è risultata in leggero declino.

Sulla base dei dati disponibili sulla specie è possibile proporre come Valore di Riferimento Favorevole (FRV) a scala locale una densità riproduttiva di 1 coppia per 10 ettari, anche se in condizioni particolarmente idonee tale valore può essere superato (fino a un massimo di 5 coppie per 10 ettari, valore riscontrato in provincia di Novara). A scala di comprensorio, una densità di 5 coppie per km2  può essere indicata come riferimento per aree in larga parte vocate ad ospitare la specie, anche se generalmente i valori in effetti rilevati sono inferiori, in media, ma anche superiori, in aree particolarmente idonee.

La tutela delle popolazioni principali della specie, con particolare riferimento a quelle in diminuzione, può essere perseguita mantenendo porzioni di paesaggio agricolo coltivate in modo non intensivo e, in modo particolare, vaste aree di prato. Al tempo stesso, andrebbe limitato l’uso eccessivo di pesticidi e antiparassitari.

Peraltro, le abitudini alimentari della Cutrettola ne fanno una specie di grande utilità per l’uomo. Non solo infatti si ciba dei parassiti delle greggi ma, in periodo di semina, si nutre dei vermi che vengono alla luce dopo il passaggio dell’aratro, con evidente vantaggio anche per l’attività agricola.

Minacce

La Cutrettola, originariamente legata a zone umide e prati umidi, si è successivamente adattata a nidificare in ambienti agricoli. Nonostante ciò, il declino della specie in numerosi Paesi europei, soprattutto a partire dagli anni ’80, sembra essere legato soprattutto a cambiamenti nelle pratiche agricole (agricoltura intensiva), uso di erbicidi, concimazioni.

In alcuni settori del nord Italia sembra essersi adattata a nidificare anche in ambienti agricoli coltivati in modo intensivo, mentre in altre – per esempio il Trentino – tende a tenersi alla larga da tali aree. Oltre alla meccanizzazione, anche l’irrigazione automatizzata dei campi di mais rappresenta una minaccia per la specie, comportando il più delle volte la distruzione dei nidi.

La Cutrettola sverna in ampie regioni dell’Africa sub-sahariana, e solo occasionalmente in Europa meridionale o in Africa settentrionale. L’ampliamento della regione desertica del Sahara, causato dai cambiamenti climatici, rappresenta quindi una minaccia abbastanza seria per la specie, costretta a compiere viaggi più lunghi e senza spesso avere a disposizione siti di sosta idonei.

Anche cambiamenti ambientali nell’area del Sahel potranno comportare effetti negativi sulla permanenza della specie.

Stato di salute

La specie non è cacciabile in Italia ai sensi della legislazione venatoria (157/92) e non è inserita nella Lista Rossa Nazionale. Sono note dalle 14 alle 18 sottospecie di Cutrettola a livello globale, 12 delle quali abituali “frequentatrici” del Paleartico. Solo alcune, però, vivono in Italia o vi transitano per raggiungere i quartieri di svernamento.

Sul suolo italiano è la sottospecie Cinereocapilla  la più presente, stimata in un numero tra le 100mila e le 200mila coppie. In generale, tuttavia, la popolazione appare fluttuante, con incrementi locali dovuti al progressivo adattamento agli ambienti rurali.

La popolazione nidificante nell’Unione europea è stimata in 1.200.000-2.300.000 coppie e corrisponde al 15-16% della popolazione continentale complessiva – stimata in 7.900.000-14.000.000 coppie – e a una frazione compresa tra il 5% e il 24% della popolazione globale della specie. La popolazione nidificante italiana rappresenta l’1.7% della popolazione dell’Unione europea e lo 0,3% della popolazione continentale complessiva.

Un calo significativo della presenza della specie si è registrato, in anni recenti, in Romania; altre popolazioni chiave, come quelle che popolano Russia, Bielorussia, Polonia, Ucraina e Bulgaria sono risultate invece stabili, motivo per cui la Cutrettola viene ad oggi considerata, a livello continentale, come specie “sicura”. Nell’Unione europea invece la specie risulta in declino sia nel periodo 1970-1990 che nel successivo decennio 1990-2000.

In Sicilia la Cutrettola è nidificante irregolare, con areale di distribuzione in leggero incremento. In Piemonte sono stimate tra 40mila e 80mila coppie, di cui 2-3mila individui nella sola provincia di Cuneo. In Toscana sono state censite tra le 200 e le 600 coppie, di cui 50-100 nella sola Val di Chiana. Sul resto del territorio nazionale, si va dalle 100-1.000 coppie del Lazio alle 100-200 coppie in Sardegna, monitorate nel periodo compreso tra il 1989 e il 1993.

In Lombardia la specie viene ritenuta stabile nel periodo 1992-2007, ma con declino superiore al 30% tra 1992 e 2005, seguito da una ripresa nel biennio successivo (2006-2007); negli anni precedenti tale indagine, nella pianura bresciana è stato registrato un decremento a partire dalla metà degli anni ’70, proseguito nel decennio successivo con popolazione ridotta del 15-30% rispetto a quella stimata a fine anni ’60, probabilmente a causa del progressivo abbandono della coltivazione del frumento. Per contro in Umbria, nel periodo 2001-2005, la popolazione nidificante regionale ha fatto registrare un marcato incremento.

Semaforo

La popolazione nidificante di Cutrettola è soggetta a fluttuazioni, con una tendenza generale negativa a livello europeo dovuta a cause legate all’intensificazione delle pratiche agricole e, verosimilmente, a cambiamenti climatici nelle aree di svernamento. In Gran Bretagna ad esempio, zona in cui la specie è monitorata da decenni, la Cutrettola è stata recentemente inserita nella Lista Rossa delle specie più minacciate. In Italia la situazione è contrastante: mentre sono evidenti cali numerici in alcune aree della bioregione continentale, si rileva un netto incremento nella bioregione mediterranea (per esempio in Umbria nel periodo compreso tra 2001 e 2005). Lo stato di salute complessivo della specie nel nostro Paese risulta comunque, ad oggi, inadeguato e meritevole di attenzione.

Fattore Stato di salute Stato di conservazione
Range* Stabile Favorevole
Popolazione Possibile concentrazione, fluttuante Inadeguato
Habitat della specie Sufficientemente stabile (nidifica soprattutto in frumento) Inadeguato
Complessivo   Inadeguato

* Variazione della popolazione negli anni 

Bioregione continentale
La situazione è complessivamente sfavorevole nei territori della Pianura Padana. Questo a causa, principalmente, di una progressiva contrazione degli habitat idonei. Pur adattabile a vivere e nidificare al di fuori delle zone umide, la Cutrettola risente infatti in modo particolare della diffusione dell’agricoltura intensiva e, ancor più, dell’urbanizzazione crescente seguita al totale abbandono delle colture.  

Fattore Stato di salute Stato di conservazione
Range* Stabile Favorevole
Popolazione Possibile contrazione in Pianura Padana, fluttuante Inadeguato
Habitat della specie Sufficientemente stabile Inadeguato
Complessivo   Inadeguato

* Variazione della popolazione negli anni

Bioregione mediterranea
La specie si mostra, nella bioregione mediterranea, in generale espansione sia in termini di consistenza delle popolazioni sia in termini di areale. In particolare, è stato riscontrato un incremento consistente in Umbria e, per quanto riguarda l’Italia insulare, un incremento più moderato in Sicilia.

Fattore Stato di salute Stato di conservazione
Range* Stabile, leggera espansione in Sicilia, estinzione locale in provincia di Lecce Favorevole
Popolazione Locali incrementi, fluttuante Favorevole
Habitat della specie Sufficientemente stabile Favorevole
Complessivo   Favorevole

* Variazione della popolazione negli anni

Canto

Allegro e nel contempo delicato, il canto della Cutrettola. Dolce e gradevole, il suono emesso non cambia mai tonalità, quasi a non voler disturbare troppo la quiete della campagna e delle zone umide che tipicamente predilige soprattutto come dormitorio notturno…