VENTURONE CORSO - Uccelli da proteggere

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Uccelli da proteggere
 
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Specie protette dalla Direttiva UccelliVENTURONE CORSO

NOME SCIENTIFICO: Carduelis corsicana
 

Il Venturone corso – presente in Corsica, Sardegna e sulle isole d’Elba e Capraia – frequenta anche la macchia mediterranea fino al livello del mare. Le vecchie guide si limitavano a descrivere la specie alpina, non riconoscendolo come una specie separata.

 

Ordine: Passeriformes Famiglia: Fringillidae

Simile al Venturone alpino, è un po' più piccolo, non superando i 12 centimetri di lunghezza. È di colore giallo-verde oliva, tranne il collo di color grigio, ha il dorso di color ruggine, barra alare giallo-arancio, su ali nere. Un occhio inesperto non è in grado di cogliere il dimorfismo, che si limita a una maggiore diffusione e vivacità del colore giallo nei maschi.

Il venturone corso vive in natura nelle isole tirreniche, soprattutto in Corsica e, in misura minore, in Sardegna. I venturoni corsi hanno come habitat i boschi di latifoglie, e le foreste di conifere, ma anche prati e costoni rocciosi assolati. I venturoni corsi si nutrono principalmente di semi, ma non disdegnano insetti. Nidifica nelle pinete.  Si riproduce in primavera, depone dalle 4 alle 5 uova, di colore azzurrine. Presenta un volo ‘danzante’.

Occupa terreni rocciosi coperti da cespugli e arbusti, brughiere ad Erica arborea, ginestreti, aree con conifere sparse, dal livello del mare fin sopra al limite della vegetazione arborea. Predilige, infatti, versanti vegetazione arbustiva e piante di erica arborea per la nidificazione, anche quando sono presenti pini.

L’alimentazione della specie sembra dipendere dalle condizioni e disponibilità locali; a Capraia, il cibo prevalentemente utilizzato sembra essere il rosmarino, in Sardegna invece pinoli di Pinus nigra, in Corsica semi di Capsella rubella.

L’inanellamento del Venturone corso è irregolare e del tutto occasionale nel nostro Paese dove, tranne che in due occasioni, non è mai stata superata la soglia dei dieci soggetti marcati per anno. Le poche ricatture disponibili si distribuiscono a partire dalla fine degli anni ’60, con una modesta prevalenza nella prima metà del decennio successivo. I sei soggetti ripresi in Italia si ripartiscono in modo paritario tra abbattimenti e ricatture da parte di inanellatori, mentre l’unico soggetto italiano ripreso all’estero risulta abbattuto.

Prospettive

Specie poco studiata in Italia, se si eccettua l’inclusione di alcune popolazioni in studi a più ampio respiro. Sarebbe importante indagare nel dettaglio esigenze ecologiche, biologia riproduttiva e dinamica di popolazione della specie anche in Italia. Impossibile formulare un FRV stanti le scarse conoscenze di cui disponiamo per il venturone corso.

Preservare macchia mediterranea alta e bassa, arbusteti, vegetazione erbacea frammista alla macchia, estensioni di erica arborea, limitando nel contempo il disturbo antropico nelle aree più importanti per la specie. Di fondamentale importanza appare incrementare le conoscenze sulla specie.

Minacce

Nessuna informazione specifica. Alterazione e riduzione della macchia mediterranea e delle brughiere su terreni rocciosi possono indubbiamente comportare una riduzione dell’ambiente idoneo alla specie.
Gli individui subadulti (un anno di età) e le coppie con almeno un partner di un anno hanno un successo riproduttivo inferiore a quello delle coppie composte da due adulti; un’alta percentuale di maschi di un anno non si riproduce.

Stato di salute

Attualmente classificato come sicuro in Unione Europea. Nel complesso, si registra trend sconosciuto della popolazione nidificante nell’Unione Europea nel periodo 1970-1990, seguito da stabilità nel periodo 1990-2000. La popolazione della specie è stimata in 19.000-85.000 coppie. L’intera popolazione globale di Venturone corso nidifica nell’Unione Europea. Non è stato redatto un Piano d’Azione Internazionale o Nazionale sulla specie. Il Venturone corso non è stato considerato nella Lista Rossa Nazionale. Risulta, inoltre, specie protetta in Italia ai sensi della legislazione venatoria (Art. 2, 157/92).

La popolazione italiana è pari a circa il 20% della popolazione globale della specie. La responsabilità dell’Italia per la tutela del Venturone corso è massima, stanti distribuzione e consistenza della specie. La popolazione italiana appare stabile, sebbene le informazioni siano piuttosto lacunose e i dati di qualità modesta. Stimate 200-500 coppie nell’Arcipelago Toscano.

Semaforo

Il range del Venturone corso è probabilmente rimasto immutato negli ultimi decenni. Mancano invece informazioni su andamento demografico, al di là di una supposta sostanziale stabilità, non suffragata da sufficienti dati oggettivi, e sulle eventuali variazioni qualitative e quantitative dell’habitat della specie. La valutazione generale dello stato di conservazione del venturone corso rispecchia necessariamente la scarsità di informazioni sulla specie.

Fattore Stato di salute Stato di conservazione
Range* Probabilmente stabile Favorevole
Popolazione Variazioni sconosciute Sconosciuto
Habitat della specie Variazioni sconosciute Sconosciuto
Complessivo   Sconosciuto

*Variazione della popolazione negli anni