

AIRONE CENERINO
NOME SCIENTIFICO: Ardea cinerea
In volo è maestoso, potente, con battiti d’ala lenti e profondi. L’Airone cenerino è riconoscibile – soprattutto in periodo riproduttivo – per il suo becco giallo (soprattutto in periodo riproduttivo), robustissimo, adatto a trafiggere in un colpo solo i pesci, gli anfibi, i rettili e i piccoli mammiferi di cui si nutre. Quando caccia le sue prede – è attivo anche di notte – si muove lentamente e, spesso, rimane immobile nella stessa posizione anche per parecchi minuti. Deve il suo nome alla elegante livrea, color grigio cenere…
Prospettive
Essendo una specie coloniale, non è possibile formulare un Valore di Riferimento Favorevole (FRV) per l’Airone cenerino. Questa specie è comunque ben studiata e censita in Italia, attraverso rilevamenti periodici che si svolgono da decenni sulle coppie nidificanti grazie all’Università di Pavia.
La popolazione nidificante ha conosciuto un notevole incremento tra gli anni ’80 e ’90, aumento che è stato riscontrato anche nel 2000 con un’espansione dell’areale verso sud e verso est. Nel medesimo periodo si conta un numero crescente di nidi e quindi di coppie nidificanti. Anche la popolazione svernante ha visto un considerevole sviluppo, soprattutto a partire dagli anni ’80.
La conservazione della specie nel territorio italiano impone attività specifiche di protezione delle garzaie attraverso l’istituzione di apposite riserve naturali e una corretta gestione di queste aree con interventi di mantenimento della vegetazione che favoriscano la nidificazione. È utile anche limitare il disturbo antropico in queste zone e, parallelamente, limitare gli accessi indiscriminati a queste aree.
Altro fattore importante per preservare la specie è una gestione sicura dei cavi aerei posti nei pressi dei principali siti riproduttivi e delle aree di svernamento. Soluzioni che vanno dall’interramento dei cavi stessi all’utilizzo di appositi elementi che li rendano maggiormente visibili.