FRINGUELLO - Uccelli da proteggere

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Uccelli da proteggere
 
Specie protette dalla Direttiva UccelliSpecie protette dalla Direttiva Uccelli
Specie particolarmente protette dalla Direttiva UccelliSpecie particolarmente protette dalla Direttiva Uccelli
 

Specie protette dalla Direttiva UccelliFRINGUELLO

NOME SCIENTIFICO: Fringilla coelebs
 

Il Fringuello è il più comune uccello europeo. Si adatta infatti con estrema facilità agli ecosistemi più vari, purché siano presenti macchie di cespugli e alberi, sia in aree urbanizzate sia in aperta campagna. Nonostante le sue piccole dimensioni, durante il periodo riproduttivo difende coraggiosamente il proprio territorio, ma per il resto dell’anno preferisce muoversi in stormi misti, insieme ad altri Fringillidi, spesso con i maschi separati dalle femmine. Lo si distingue bene anche in volo per le bande bianche sulle ali, presenti in entrambi i sessi…

Stato di salute

La specie risulta stabile in Europa e viene considerata con stato di conservazione sicuro. Infatti, nonostante nel decennio 1990-2000 le popolazioni francese e svedese siano risultate in leggera contrazione, la maggior parte dei contingenti – inclusa la popolazione chiave presente in Russia – ha mantenuto i propri “effettivi”.

Secondo le stime più accurate, la popolazione nidificante nell’Ue raggiunge attualmente i 62.934.000-125.364.000 di coppie, pari a circa la metà della popolazione europea e a una frazione compresa tra il 24 e il 39% della popolazione globale. Anche nel nostro Paese il trend osservato risulta stabile: con una popolazione nazionale stimata in 1-2 milioni di coppie – pari all’1,6% della popolazione “comunitaria” e allo 0,8% di quella continentale complessiva – il Fringuello figura tra le specie nidificanti più ampiamente diffuse. In base ai dati rilevati dal progetto MITO 2000, maggiori densità (17 coppie per 10 punti) sono state rilevate in zone collinari e montuose fra 1.250 e 1.750 metri; tra le formazioni boschive, si registrano situazioni di alta densità in presenza di castagneti, abetaie e pinete mediterranee; nelle faggete della regione continentale la specie predilige invece zone ecotonali.

Sedentaria in Italia, la specie mostra in realtà un’estrema varietà di comportamenti migratori. Tipicamente, in Europa, ove i quartieri di svernamento si trovano prevalentemente all’interno dell’areale riproduttivo, le principali vie di migrazione autunnale sono verso sud-ovest. L’analisi del vasto campione nazionale di dati di inanellamento evidenzia l’arrivo di contingenti importanti in ottobre, con un massimo di catture nella decade centrale.

L’Italia, in questo senso, risulta connessa ad un bacino geografico molto vasto, cha va dalle longitudini occidentali della Francia atlantica ad aree a Nord del Mar Caspio, dal Nord Africa alla Finlandia centrale. I Paesi di maggiore provenienza degli individui marcati sono Repubblica Ceca, Francia e Russia. Il quadro complessivo degli spostamenti dall’Italia conferma quindi come il nostro Paese – pur rivestendo un ruolo secondario per la conservazione della specie in termini di consistenza assoluta delle popolazioni nidificanti – funga da importante area di transito lungo rotte di migrazione che portano i fringuelli dall’Europa centro-orientale e dalla Russia europea verso il Mediterraneo occidentale e le coste settentrionali africane.

Il Fringuello non è stato inserito nella Lista rossa nazionale. Cacciabile sino al 1993, è stato in seguito escluso dalla lista delle specie cacciabili, anche se in alcune regioni è proseguita la persecuzione diretta alla specie in relazione alle deroghe consentite dalla Direttiva Uccelli (79/409).