TORDO BOTTACCIO - Uccelli da proteggere

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Uccelli da proteggere
 
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Specie protette dalla Direttiva UccelliTORDO BOTTACCIO

NOME SCIENTIFICO: Turdus philomelos
 

Quella del Tordo bottaccio è una specie tipicamente silvestre, ama infatti i boschi, ma in particolare quelli ricchi di cespugli, mentre, se può, tende a evitare gli alberi. Preferisce il bosco umido e scarsamente illuminato e ha l'abitudine di scendere spesso a terra alla ricerca di vermi, lombrichi, chiocciole e insetti.

Stato di salute

Dallo stato di conservazione favorevole, il Tordo bottaccio vanta una popolazione europea decisamente ampia, poiché superiore ai 20 milioni di coppie. Nel periodo 1970–1990 è rimasto stabile mentre i declini registrati nel periodo 1990-2000 in Germania sono stati compensati dagli incrementi di altre due popolazioni chiave (Francia e Norvegia) in cui la specie è invece rimasta stabile. Per queste motivazioni la popolazione europea è attualmente considerata sicura (BirdLife International 2004).

In Italia il Tordo bottaccio è abbondante, poichè è presente con 100.000-300.000 coppie nidificanti (Brichetti & Fracasso 2008), 200.000-400.000 coppie secondo Spina & Volponi (2008). La specie sul territorio è ampiamente distribuita e viene considerata stabile e in incremento locale. In Piemonte e Valle d'Aosta vengono stimate dalle 15mila alle 30mila coppie, 5.500 coppie in Lombardia e tra le duemila e le seimila coppie in Toscana.

A livello biogeografico il Tordo bottaccio è presente maggiormente nelle regioni alpina e continentale mentre è più scarso e localizzato in quella mediterranea. Di recente ha iniziato a nidificare negli ambienti boschivi del Parco del Ticino. La specie si sta espandendo in Emilia-Romagna grazie all'occupazione delle zone di media collina. Nelle province di Forlì-Cesena e Ravenna nel periodo 1995-1997, i valori massimi di abbondanza sono stati riscontrati nelle Foreste Casentinesi con circa 2 coppie/km e massimi nelle faggete con 4 coppie per km. Considerato stabile in Toscana nel periodo 1992-97.