TUFFETTO - Uccelli da proteggere

Vai ai contenuti principali
Uccelli da proteggere
 
Specie protette dalla Direttiva UccelliSpecie protette dalla Direttiva Uccelli
Specie particolarmente protette dalla Direttiva UccelliSpecie particolarmente protette dalla Direttiva Uccelli
 

Specie protette dalla Direttiva UccelliTUFFETTO

NOME SCIENTIFICO: Tachybaptus ruficollis
 

È il più piccolo e comune Svasso che si può osservare nel nostro Paese. Difficile vederlo in volo: il Tuffetto, per il suo carattere schivo, ama sostare lungo le rive dei corsi d’acqua e degli stagni, dove spesso resta immobile nascosto tra la vegetazione delle sponde. All’improvviso, si immerge, per andare alla ricerca di piccoli pesci, girini e invertebrati acquatici. Anche se non ama particolarmente la compagnia, capita di udire il suo richiamo squillante. Se disturbato, si nasconde sott’acqua, tenendo fuori solo il capo per osservare attentamente la situazione…

Stato di salute

Attualmente, il Tuffetto è classificato come sicuro, con uno stato di conservazione favorevole sia a livello continentale sia all’interno dell’Europa “comunitaria”, ove la popolazione nidificante è risultata stabile nel decennio 1990-2000. Nello stesso periodo, il contingente svernante è risultato in leggero aumento, mentre le fluttuazioni riscontrate sono con tutta probabilità ascrivibili al mutare delle condizioni meteorologiche invernali.

La popolazione nidificante nell’Unione europea è di 53.000-93.000 coppie, pari al 54%-55% della popolazione continentale complessiva, stimata in 99.000-170.000 coppie, e al 5%-24% della popolazione globale. In Italia, la popolazione di Tuffetto si aggira sulle 3.000-4.000 coppie, con trend stabile nel decennio 1990-2000. 

Riguardo alla popolazione svernante, quella “comunitaria” è stimata in 45.000 individui, mentre quella italiana potrebbe raggiungere gli 8.000-12.000 individui. Secondo il censimento effettuato dall’Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica (Infs), ora Ispra, si contavano 5.694 individui distribuiti in 204 siti nel periodo 1991-1995, e 9.256 in 320 siti dal 1996 al 2000, anno in cui si è registrato un picco massimo di 10.285 individui.

Le più alte concentrazioni di tuffetti sono state rilevate nell’Alto Adriatico, Toscana, Umbria e Sardegna. Alcuni fiumi interni della Pianura Padana ospitano nuclei della specie, ma si hanno numeri interessanti anche in Provincia di Gorizia, Venezia, Ravenna. Il trend complessivo mostra un aumento consistente della popolazione svernante (più 11,6% all’anno). Attualmente il Tuffetto non è incluso nella Lista Rossa Nazionale e risulta non cacciabile in Italia ai sensi della legislazione venatoria (157/92).