Le cause - Uccelli da proteggere

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Uccelli da proteggere
 

Le cause

Lo stato di salute – favorevole o meno – delle specie di uccelli nidificanti in Italia rispecchia quasi sempre quello dei relativi habitat dove queste specie vivono o nidificano. Se sono diverse – e gravi – le minacce che pesano sugli uccelli italiani, il fattore di gran lunga più importante, che potrebbe pregiudicare la stessa sopravvivenza di molte specie, è infatti la distruzione del loro habitat .

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Boschi, zone umide e mosaici agricoli sono stati e vengono tuttora convertiti in zone urbanizzate. Ettari ed ettari di terreno naturale e agricolo sono poi cementificati ogni anno a un ritmo impressionante, e più accentuato nel nostro Paese rispetto ad altri Stati dell’Unione Europea. Nella maggior parte dei casi – come emerge dalle schede pubblicate su questo portale – senza un’adeguata tutela di determinati habitat, è puramente illusorio pensare di garantire la sopravvivenza di popolazioni o specie spesso ridotte a poche decine di coppie nidificanti.

Ad esempio, è particolarmente urgente bloccare la conversione a coltivazioni irrigue degli habitat steppici e a pascolo dell’Italia meridionale, della Sardegna e della Sicilia, nonché porre un freno alla bonifica delle zone umide.

Ma non è solo la perdita degli habitat a pesare come un macigno sul futuro di molte specie di uccelli. Il più delle volte, interventi destrutturati e non inseriti in una seria pianificazione ambientale complessiva, causano il fenomeno, altrettanto devastante, della frammentazione degli habitat. “Spezzati” da strade, ferrovie, elettrodotti e file di capannoni, anche habitat in linea di principio idonei diventano inutilizzabili per molte specie animali.

Oltre alla perdita di habitat in termini di estensione e continuità si assiste anche al degrado di numerose tipologie ambientali. Emblematico è il caso degli ambienti agricoli, che sono stati “banalizzati” all’estremo da un modello di agricoltura intensivo, ad alto tasso di meccanizzazione e quindi ecologicamente insostenibile. L’elevato carico di fertilizzanti, l’uso eccessivo di erbicidi, l’eliminazione di preziosi elementi del paesaggio quali siepi e filari e zone di “messa a riposo”, stanno alla base della crisi di numerose specie di uccelli tipiche degli ambienti agricoli.