CORRIERE PICCOLO
NOME SCIENTIFICO: Charadrius dubiusQuando posato e immobile sul terreno, il Corriere piccolo mostra doti di grande mimetismo. Per alimentarsi a terra o nelle acque poco profonde fa brevi corsette e si arresta di colpo, nutrendosi di piccoli invertebrati, con il becco. Se non minacciato, tollera abbastanza bene la presenza dell’uomo. Molto noto è il suo comportamento per difendere il nido da eventuali predatori: l’adulto si allontana per attirare su di sé l’attenzione, battendo goffamente le ali come fosse ferito e facendosi seguire; una volta allontanato il predatore, torna rapidamente verso il nido. Talvolta un terzo individuo, maschio o femmina, aiuta la coppia nell’incubazione delle uova, nella cura dei pulcini e nella difesa del territorio. Forse si tratta di figli o “partner” dell’anno precedente…
Stato di salute
Lo stato di salute della specie viene valutato favorevole sia a livello continentale sia limitatamente ai territori dell’Europa “comunitaria”. La popolazione nidificante ha conosciuto un leggero incremento in Europa nel periodo 1970-1990, mentre nel successivo decennio 1990-2000 è rimasta stabile a livello di Unione europea, e ha subito un leggero declino su scala continentale, pur continuando ad essere valutata come ‘sicura’ in quanto le popolazioni chiave di alcuni Paesi – quali Russia, Bielorussia e Ucraina – sono rimaste stabili.
Attualmente, la popolazione nidificante nell’Ue è stimata in 40.000-61.000 coppie, pari al 25-36% della popolazione continentale complessiva e a una frazione compresa tra il 5% ed il 24% della popolazione globale della specie. La popolazione italiana veniva stimata in 2.300-4.000 coppie, pari al 6% della popolazione “comunitaria”, in decremento nel periodo 1990-2000.
Nel nostro Paese, il Corriere piccolo è migratore regolare, nidificante e svernante. La popolazione svernante è stata stimata in 30-80 individui, con osservazioni regolari in Sardegna e Sicilia (media di 31 individui in 10 siti tra il 1991 e il 1995, 16 individui in 15 siti tra il 1996 e il 2000). Come nidificante, la specie è presente un po’ in tutto il Paese, ma con distribuzione non uniforme: più diffusa in Pianura Padana, sui medio-alti versanti tirrenico e adriatico, in Sardegna e Sicilia, più scarsa sull’Appennino centrale, in Puglia e Calabria.
I contingenti in transito e svernanti nel nostro Paese provengono dall’Europa centrale e centro-orientale. Le località di inanellamento sono distribuite abbastanza ampiamente nelle regioni settentrionali adriatiche e lungo la costa tirrenica toscana e campana. I siti di marcaggio sono localizzati in una serie di zone umide interne, alcune delle quali vedono buoni numeri di inanellamenti, come nel Veneto centrale. I campioni numericamente più rilevanti di pulcini sono stati marcati in aree costiere toscane e interne del Friuli.
Le aree di inanellamento dei soggetti segnalati in Italia comprendono essenzialmente l’Europa centro-settentrionale continentale, con una percentuale bassa di casi legati alle coste del Mare del Nord e del Baltico, e una forte prevalenza di soggetti provenienti dalla Germania. Nell’ambito Mediterraneo, spiccano le ricatture di Corrieri piccoli marcati nell’area della Camargue francese. Singole ricatture provengono rispettivamente dalla Tunisia e da Cipro. In Italia le segnalazioni si concentrano lungo le coste, sia tirrenica che adriatica, con singole osservazioni sulle isole maggiori.
Il Corriere piccolo è considerato specie “a più basso rischio” nella Lista Rossa Nazionale, a causa della distribuzione frammentata. Risulta, inoltre, specie non cacciabile in Italia ai sensi della legislazione venatoria (157/92).