GALLINA PRATAIOLA - Uccelli da proteggere

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Uccelli da proteggere
 
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Specie particolarmente protette dalla Direttiva UccelliSpecie particolarmente protette dalla Direttiva Uccelli
 

Specie particolarmente protette dalla Direttiva UccelliGALLINA PRATAIOLA

NOME SCIENTIFICO: Tetrax tetrax
 

Dall’incedere lento e maestoso, la Gallina prataiola costruisce il proprio nido sulla terra, in luoghi coltivati, dove le piante sono abbastanza alte per risultare un buon nascondiglio. Pur essendo dotata di ali, quando la Gallina prataiola si sente disturbata, di solito non prende il volo, ma comincia a correre

Stato di salute

Il progressivo declino della specie, comune all’Italia come ad altri Paesi europei, risulta legato alla costante riduzione dell’habitat classificabile come “steppa”, sostituito, qui come altrove, da colture spesso intensive che comportano un elevato utilizzo di pesticidi chimici.

Tali sostanze inquinanti sono infatti la causa principale della diminuzione di questa come di tantissime altre specie che un tempo popolavano le campagne italiane, comprese quelle un tempo più comuni quali la Rondine, la Passera d’Italia, il Barbagianni, l’Allodola.

Un declino cominciato verso la fine del XIX secolo, con l’estinzione della specie nella parte settentrionale dell’areale di nidificazione, con la Gallina prataiola che si è progressivamente estinta in 11 Paesi europei, oltre ad Algeria, Tunisia e – probabilmente Azerbaijan. Attualmente, si stima che la popolazione globale della specie non superi i 240mila individui – un dato di certo sovrastimato a causa del forte declino della popolazione spagnola – di cui 110-280mila si trovano dentro ai confini attuali dell’Unione europea.

Tornando all’Italia, gli ultimi esemplari rimasti – circa 1.500-2.000 individui – si trovano in Sardegna, con la specie che risulta tuttora in pericolo e inclusa nella Lista Rossa Nazionale. Certamente estinta in Sicilia all’inizio degli anni Settanta, risulta in via di estinzione anche in Puglia, con i pochi avvistamenti – da uno a tre individui in provincia di Foggia in un areale di 162 km quadrati – che non lasciano intravedere una reale possibilità di ripresa della Gallina prataiola al di fuori della Sardegna.

Essendo la specie globalmente minacciata, anche la popolazione italiana – pari all’1% della popolazione globale – merita la dovuta attenzione.