LANARIO - Uccelli da proteggere

Vai ai contenuti principali
Uccelli da proteggere
 
Specie protette dalla Direttiva UccelliSpecie protette dalla Direttiva Uccelli
Specie particolarmente protette dalla Direttiva UccelliSpecie particolarmente protette dalla Direttiva Uccelli
 

Specie particolarmente protette dalla Direttiva UccelliLANARIO

NOME SCIENTIFICO: Falco biarmicus feldeggii
 

“Compagno di giochi” ideale per gli esperti falconieri – in picchiata questo uccello può raggiungere anche i 300 km orari – il Lanario è inconfondibile nell’aspetto, con il capo rossiccio caratterizzato da una evidente striatura nera posta a guisa di “baffo”. Purtroppo, la storia del Lanario è anche quella di un vero e proprio sterminio, a causa del furto delle uova e dei pulcini tradizionalmente in uso presso moltissime delle aree di nidificazione in Europa, Nord Africa, Medio Oriente...

Minacce

Il Lanario predilige ambienti aperti e “steppici”, anche se a differenza di altre specie può frequentare una grande varietà di habitat, che vanno dai deserti in senso stretto alle praterie appenniniche. L’ampia gamma di specie predate e l’abitudine di cacciare spesso in coppia, gli permette di occupare ecosistemi anche relativamente poveri, caratterizzati da una bassa densità di prede, ambienti che difficilmente potrebbero essere tollerati da altri rapaci di dimensioni simili.

Un fattore che ha giocato sicuramente a favore rispetto alla stabilità negli anni di una popolazione così ridotta e frammentata, pur se distribuita in modo abbastanza omogeneo in tutta quella parte di collina compresa tra i 400 e i 500 metri sul livello del mare. Come altri rapaci, il Lanario non si costruisce da solo il nido, ma occupa quello lasciato eventualmente libero da corvidi o altre specie, sebbene la specie nidifichi quasi sempre su parete rocciosa. .

Una delle minacce principali per questa specie, finita l’era della predazione selvaggia delle uova e dei pulcini – un fattore terribilmente impattante durante il secolo scorso – è rappresentato oggi, per quanto riguarda la popolazione italiana, dal disturbo ai siti riproduttivi. Avendo l’abitudine di nidificare su pareti rocciose, il Lanario infatti viene particolarmente disturbato dalla presenza di turisti (specialmente scalatori).

Per quanto riguarda la predazione, appare significativo il problema della competizione con altri rapaci, specialmente il Gufo reale, e le stesse uova e i pulcini sono spesso preda del Corvo imperiale. A livello più generale, restano comunque diverse minacce, che si possono esporre in ordine di importanza: prima tra tutte, la perdita di habitat, quindi il degrado ambientale e la perdita di idonei siti riproduttivi. Non è ancora chiaro quanto la frammentazione dell’areale possa influire sulla salute della specie, certamente caccia e bracconaggio continuano ad avere un impatto piuttosto pesante sulla popolazione di Lanario. Ulteriori minacce sono costituite dall’inquinamento, dalla collisione con i cavi dell’alta tensione e dalla competizione con altri uccelli o rapaci, che può avere conseguenze importanti su scala locale.