

BALESTRUCCIO
NOME SCIENTIFICO: Delichon urbicum
“Non v’è sporgenza, fregio, contrafforte o cantuccio che appena sembri adatto, dove l’uccello non abbia intessuto con grande amore il suo pendulo letto e n’abbia fatto una feconda culla”. Così William Shakespeare nel Macbeth descriveva il Balestruccio, riferendosi all’abitudine della specie di costruire il nido in qualunque spazio, creato dall’uomo o dalla natura, sufficientemente riparato e accogliente. Affezionato ai cornicioni degli edifici, ma anche alle rupi più ripide, il Delichon urbicum non ama posarsi sui rami e supera la Rondine comune in agilità, velocità dei volteggi e anche nell’altezza del volo…