BECCAFICO
NOME SCIENTIFICO: Sylvia borinDiffuso in quasi tutta Europa da maggio a settembre, il Beccafico raggiunge la sua residenza invernale in Africa tropicale, seguendo il proprio istinto che ne guida direzione del volo e tempo di percorrenza. Il Beccafico vive in ambienti arbustivi e territori boschivi aperti e può coprire distanze dalla primavera all’autunno di ogni anno di almeno 6mila km tra l’Europa e l’Africa. È un uccello abitudinario: molti individui si insediano ogni anno nello stesso territorio, per trascorrere la stagione estiva. Ed è anche una specie relativamente longeva tra i Passeriformi: un Beccafico in natura può infatti raggiungere mediamente i 10 anni d’età.
Stato di salute
Il Beccafico è attualmente classificato come “sicuro” nell’Unione europea, con stato di conservazione favorevole anche a livello continentale. Nel complesso, si registra stabilità della popolazione nidificante nel territorio dell’Europa a 27, sia nel periodo 1970-1990 sia nel decennio 1990-2000.
La popolazione dell’Ue è stimata in 6.100.000-13.000.000 coppie, pari al 36-42% della popolazione continentale della specie e a una frazione compresa tra il 25% e il 49% di quella globale. La popolazione italiana è inferiore all’1% di quella dell’Unione europea e non appare significativa a livello continentale. La sua consistenza è ritenuta stabile, anche se si sono riscontrate fluttuazioni locali e presenze irregolari, specialmente nelle aree marginali. I dati del progetto MITO2000 per il periodo 2000-2009 indicano peraltro una tendenza generale incerta.
Più significativi i dati sulla popolazione “in transito”: il Beccafico risulta inanellato in una vasta rete di siti, con numeri molto elevati nelle regioni settentrionali prealpine, in particolare in Friuli, Veneto e Lombardia. Diverse le isole sulle quali vengono censiti numeri elevati, nell’ambito degli spostamenti ad ampio raggio che portano i beccafichi ad attraversare l’intero Mediterraneo centro-occidentale. Nelle fasi autunnali, poi, oltre il 50% delle segnalazioni in Italia si riferisce a soggetti “grassi”, il che fa intuire la rilevanza del nostro Paese quale importante area di alimentazione per la specie durante le fasi pre-migratorie.
Non è stato redatto, ad oggi, un Piano d’Azione Internazionale o Nazionale sulla specie. Il Beccafico non è considerato nella Lista Rossa Nazionale. Risulta, inoltre, specie protetta in Italia ai sensi della legislazione venatoria (157/92).