CODIROSSO SPAZZACAMINO - Uccelli da proteggere

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Specie protette dalla Direttiva UccelliCODIROSSO SPAZZACAMINO

NOME SCIENTIFICO: Phoenicurus ochuros
 

Particolarmente intelligente, il Codirosso spazzacamino è una specie dalle mille risorse. Come suggerisce il nome, frequenta molto spesso i tetti, i camini e le antenne. Durante la notte, preferisce invece anfratti di muri o cavità rocciose. Quando non è in volo, è appollaiato su sporgenze di edifici o su altri posatoi, muovendo in modo caratteristico la coda. A terra procede a piccoli saltelli. A differenza del Codirosso comune, più difficilmente nidifica in pianura e nei centri abitati, mentre è più facile vederlo d’inverno, quando il Codirosso comune è in Africa…

Minacce

Il Codirosso spazzacamino mostra una notevole capacità di adattamento ai differenti climi, da quelli oceanici a quelli continentali, da quelli mediterranei a quelli steppici e, infine, quelli temperati e montani. L’unica tipologia climatica che la specie tende a evitare è quella umida, in quanto causa di sviluppo di una vegetazione troppo fitta per le proprie esigenze ecologiche.

Da alcuni anni, la popolazione della specie ha sviluppato una predilezione crescente per muri ed edifici come luoghi consoni alla nidificazione e questo ha portato a una progressiva colonizzazione delle aree di bassa quota e delle pianure. Habitat ideale per la specie rimangono comunque le zone montane, nelle quali il Codirosso spazzacamino va alla ricerca di terreni sassosi o pareti rocciose fino al limite delle nevi perenni. Durante la stagione fredda, la specie abbandona queste zone per scendere a quote inferiori.

La complessiva stabilità della popolazione di Codirosso spazzacamino lascia supporre che non vi siano in atto minacce particolari che possano minarne in modo sensibile lo stato di salute. Unico elemento di disturbo è costituito dall’ampliarsi delle zone boscate a causa dell’abbandono di terreni precedentemente coltivati. I boschi infatti non rappresentano un habitat ideale per la specie, che preferisce aree aperte con una vegetazione meno fitta. A questo si aggiunge una percentuale ancora rilevante di abbattimenti dovuti a persecuzione diretta, nonostante il Codirosso spazzacamino figuri tra le specie non cacciabili in base alla legislazione venatoria vigente.

Secondo i dati registrati in seguito agli inanellamenti si registra una concentrazione maggiore di ricatture nel Nord Italia, più frequenti in autunno rispetto ai successivi mesi invernali. Questo fenomeno indica come la penisola italiana non sia solo luogo di nidificazione, ma anche di passaggio per gli individui che, durante la stagione fredda, migrano verso il bacino del Mediterraneo. È quindi necessario procedere a un attento monitoraggio dei luoghi di sosta – e a volte anche di svernamento – di questa specie per determinarne la loro importanza. Tra questi risultano, nel nostro Paese, la costa tirrenica centro-meridionale e la Sardegna.