COLOMBELLA - Uccelli da proteggere

Vai ai contenuti principali
Uccelli da proteggere
 
Specie protette dalla Direttiva UccelliSpecie protette dalla Direttiva Uccelli
Specie particolarmente protette dalla Direttiva UccelliSpecie particolarmente protette dalla Direttiva Uccelli
 

Specie protette dalla Direttiva UccelliCOLOMBELLA

NOME SCIENTIFICO: Columba oenas
 

La Colombella è una specie gregaria: vive per lo più in branchi numerosi, nei boschi ad alto fusto, con radure e campagna vicine, macchie litoranee e zone rocciose. Strettamente monogama in periodo riproduttivo, è caratterizzata da un comportamento vivace, con un volo sostenuto e diritto. Leggermente più piccola del Colombaccio, si nutre quasi esclusivamente, come quest’ultimo, di alimenti vegetali ma, a differenza del “cugino”, con il quale compete per le stesse risorse alimentari, è molto più rara e talora in regresso…

Stato di salute

Nel rapporto di BirdLife International (2004), la specie risulta in moderato incremento e viene quindi considerata con stato di conservazione sicuro. Nonostante alcune popolazioni orientali siano in decremento, le popolazioni più importanti – Francia, Germania, Olanda, Regno Unito – risultano infatti in crescita numerica. 

La popolazione dell’Unione europea è stimata in 520.000-730.000 coppie, pari all’89-93% della popolazione europea e a una frazione compresa tra il 70% e l’84% della popolazione globale della specie. La popolazione italiana è stimata in 100-300 coppie, stabili nel periodo 1990-2000. Dati più recenti evidenziano un iniziale decremento seguito da stabilità e recente recupero: in particolare, la popolazione piemontese – stimata in 100-200 coppie – si mostra in incremento, con nuclei più consistenti nel cuneese e nella porzione meridionale della provincia di Torino; mentre altrove la specie risulta in decremento (Lazio, Molise) o totalmente estinta come nidificante (Sicilia). 

L’Italia è terreno di transito anche per individui in migrazione, con numeri più elevati nel corso del transito autunnale, soprattutto in ottobre. In questo periodo, gruppi di 150-200 individui si possono ancora osservare in alcune regioni italiane come la Toscana e il Piemonte (massime concentrazioni osservate al lago di Viverone, tra le province di Biella e Torino, con 400 individui). Il flusso migratorio attraverso il territorio italiano è comunque diminuito drasticamente rispetto al passato. In Italia la Colombella è anche svernante regolare, con una popolazione complessiva stimata in 3.000-6.000 individui, in aumento in alcune regioni come il Piemonte; gruppi consistenti di individui svernanti sono stati osservati anche in Veneto, Toscana e Lazio.

La Colombella è considerata “in pericolo critico” dalla Lista Rossa Nazionale. La Colombella è inclusa nell’Allegato II/2 della Direttiva Uccelli (79/409/CEE), cioè tra le specie che possono essere cacciate soltanto negli Stati membri per i quali esse sono menzionate. L’Italia non rientra tra questi Stati e la specie risulta quindi non cacciabile ai sensi della legislazione venatoria (157/92).