CUCULO DAL CIUFFO
NOME SCIENTIFICO: Clamator glandariusCome le altre specie di cuculi, anche il Cuculo dal ciuffo compie atti di parassitismo per quanto riguarda la riproduzione, principalmente nei confronti di Corvidi e in particolare, in Italia, della Gazza. Depone normalmente un uovo nel periodo tra aprile e giugno, ma in più nidi a distanza di circa una settimana l’uno dall’altro, per cui una femmina può deporre anche fino a 18-24 uova l’anno. Si riconosce dal “cugino” – il Cuculo – per le ali più arrotondate e la lunga coda stretta, che gli conferisce una sagoma e un’andatura piuttosto simile a quella delle gazze…
Stato di salute
Attualmente classificato come sicuro, presenta uno stato di conservazione favorevole sia nell’Unione europea sia a livello continentale. Nel complesso, si è registrato un largo incremento della popolazione nidificante nei territori dell’Europa a 27 nel periodo 1970-1990, seguito da trend sconosciuto nel decennio successivo, 1990-2000.
La popolazione “comunitaria” è attualmente stimata in 56.000-71.000 coppie, pari alla quasi totalità (92-97%) della popolazione europea e a una frazione compresa tra il 5 e il 24% della popolazione globale della specie. La popolazione italiana è invece limitata ad alcune decine di coppie e non è dunque significativa a livello europeo, pur rivestendo un certo interesse dal punto di vista biogeografico.
Dal trend orientato alla stabilità nel medio periodo, la specie appare in incremento negli ultimi anni nel nostro Paese, con nidificazioni accertate in nuove regioni, anche se i dati raccolti restano in larga parte frammentari. Si riscontrano comunque apparenti fluttuazioni e incrementi locali, con nidificazioni in Toscana, Lazio, Sardegna e recentemente accertate anche in Puglia, Liguria e Sicilia.
Di solito, il Cuculo dal ciuffo sverna in Africa a sud del Sahara. La migrazione primaverile avviene quasi esclusivamente lungo la costa tirrenica tra febbraio e maggio, rara invece su quella adriatica. Del tutto occasionale e statisticamente non significativo è il numero di individui inanellati in Italia dove la specie è poco abbondante e mostra diffusione limitata, sebbene in apparente e recente incremento.
Non è stato redatto, ad oggi, un Piano d’Azione Internazionale o Nazionale sulla specie. Il Cuculo dal ciuffo è considerato specie “in pericolo critico” nella Lista Rossa Nazionale. Risulta, inoltre, specie non cacciabile in Italia ai sensi della legislazione venatoria (157/92).