GAZZA - Uccelli da proteggere

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Uccelli da proteggere
 
Specie protette dalla Direttiva UccelliSpecie protette dalla Direttiva Uccelli
Specie particolarmente protette dalla Direttiva UccelliSpecie particolarmente protette dalla Direttiva Uccelli
 

Specie protette dalla Direttiva UccelliGAZZA

NOME SCIENTIFICO: Pica pica
 

Le gazze sono attratte dagli oggetti luccicanti, cosa che hanno in comune con molti rapaci. Una fama che ben si riflette anche nella tradizione popolare e nelle arti, come nella famosa opera di Rossini, “La gazza ladra”, appunto. Dal punto di vista scientifico, questa abitudine è da mettere in relazione anche al fatto che le gazze, per istinto, sono solite depredare i nidi degli altri uccelli. In passato, la Gazza è stata associata pure alla stregoneria: un tempo si riteneva infatti che le gazze fossero i familiari delle streghe e dei maghi, spiriti in forma di animali. A influenzare queste credenze anche la mitologia germanica, per la quale la Gazza era la messaggera degli dei e, più in particolare, inseparabile compagna della dea della morte…

Minacce

Riguardo alla situazione italiana, va rilevato come siano proprio gli abbattimenti programmati a rappresentare una seria minaccia per la specie in alcune aree del Paese, in quanto spesso condotti senza adeguati studi preliminari né sulla reale entità dei danni arrecati alle coltivazioni agricole, né sul ruolo giocato da questo Corvide nel fallimento delle nidificazioni di altre specie di interesse conservazionistico.

In diverse aree europee, la causa principale dei fallimenti delle covate viene attribuita all’interferenza da parte della Cornacchia grigia, che si manifesta in furti del materiale per il nido, usurpazione dei nidi, predazione di uova e pulcini. È stato poi osservato come i nidi coperti, in quanto collocati sotto tetti o nei pressi di abitazioni, abbiano un maggiore successo.

In Inghilterra settentrionale, oltre all’impatto negativo della Cornacchia grigia, i fattori di fallimento delle covate includono la predazione da parte dello Scoiattolo, il disturbo antropico e condizioni metereologiche avverse. In Spagna, la predazione maggiore è stata registrata sui nidi collocati a minor altezza; i predatori includevano roditori, lucertole e rapaci, in particolare il Nibbio bruno.

In Italia dati sul successo riproduttivo sono disponibili per l’area urbana di Genova: 4 nidi, tutti su conifere, hanno portato in media all’involo di 1,3 giovani per coppia. Un dato in linea con quanto rilevato da altri studi a livello europeo (Olanda, 1,4 giovani per coppia; Manchester, in Gran Bretagna, 2,8 giovani involati per coppia).