GRUCCIONE - Uccelli da proteggere

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Uccelli da proteggere
 
Specie protette dalla Direttiva UccelliSpecie protette dalla Direttiva Uccelli
Specie particolarmente protette dalla Direttiva UccelliSpecie particolarmente protette dalla Direttiva Uccelli
 

Specie protette dalla Direttiva UccelliGRUCCIONE

NOME SCIENTIFICO: Merops apiaster
 

Specie piuttosto socievole, il Gruccione costruisce il proprio nido in colonie, tra banchi di sabbia, preferibilmente lungo le rive dei fiumi. Dall’aspetto particolarmente elegante, è facilmente riconoscibile per le forme esili e la livrea variopinta. Qualche problema, per la verità, il Gruccione lo crea agli allevatori di api, insetti di cui va estremamente ghiotto: se individua un’arnia, ogni singolo individuo può consumare anche fino a 200-250 api al giorno…

Prospettive

La specie in Italia è ben monitorata, nel complesso, e relativamente numerosi sono gli approfondimenti condotti a livello delle diverse aree e regioni biogeografiche. Ciononostante, non è possibile calcolare un Valore di Riferimento Favorevole (FRV) per questa specie coloniale, essendo le principali popolazioni – ossia quelle presenti in Sardegna, Italia settentrionale, Italia centrale e meridionale e Sicilia – superiori alle 2,500 coppie.

In generale, occorre assicurare la conservazione dei siti riproduttivi in linea con le esigenze ecologiche della specie. Andrebbe altresì evitato l’eccessivo disturbo antropico presso le colonie, in particolare in periodo riproduttivo, e limitata la diffusione dei principali predatori.

Va anche sottolineato come – a fronte di un quadro nel complesso favorevole e in controtendenza rispetto alla situazione rilevata in ambito “comunitario” – alcuni tassi di produttività rilevati a livello locale si siano mostrati insufficienti, nel medio periodo, per garantire l’autosostentamento della popolazione (sempre nel Salernitano, a un tasso d’involo pari a 3,7 corrispondeva una produttività di appena 1,9 giovani per coppia, considerando fallimenti e predazione ad opera di cani e volpi).

Inoltre, il quadro relativamente favorevole della popolazione italiana non deve far dimenticare come la popolazione globale versi in generale declino. Potenzialmente importanti per la sua conservazione sono anche, da questo punto di vista, le condizioni riscontrate durante lo svernamento in Africa e la migrazione per e da i quartieri riproduttivi. Tuttavia, mancano al momento dati sufficienti per stimare gli effetti di tali condizioni sui contingenti nidificanti nel nostro Paese.