LUÌ BIANCO - Uccelli da proteggere

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Uccelli da proteggere
 
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Specie protette dalla Direttiva UccelliLUÌ BIANCO

NOME SCIENTIFICO: Phylloscopus bonelli
 

Dall’inconfondibile stria bianca sopra gli occhi, il Luì bianco è una specie schiva e diffidente. Deve il proprio nome al canto, un trillo prolungato e monotono che si fa più vario in caso di pericolo o quando viene usato come mezzo di “contatto” con altri simili. Tipica è l’abitudine di costruire il nido sul terreno, solitamente vicino ad alberi o, meglio, cespugli. Grande migratore – di solito lo si avvista alle nostre latitudini tra i mesi di aprile e maggio – è prevalentemente insettivoro, ma non disdegna integrare la propria dieta con piccoli frutti selvatici, soprattutto al di fuori del periodo riproduttivo…

Stato di salute

Attualmente classificata come in declino nell’Unione europea, mostra uno stato di salute sfavorevole anche a livello continentale. Nel complesso, si registra stabilità della popolazione nidificante nei territori dell’Europa “comunitaria” nel periodo 1970-1990, seguita da moderato declino nel periodo 1990-2000.

La popolazione europea è stimata in 1.300.000-3.400.000 coppie. La quasi totalità della popolazione continentale della specie – 93-97% – e una frazione compresa tra il 50% e il 74% di quella globale nidificano nell’Unione europea. La popolazione italiana è stimata tra le 40.000-50.000 e le 100.000-120.000 coppie. Nonostante, percentualmente, rappresenti non più del 4% della popolazione “comunitaria”, quella italiana è la terza per consistenza, dopo quelle spagnola e francese (quest’ultima dimezzatasi nel 1990-2000). Il nostro Paese gioca dunque un ruolo piuttosto rilevante nella conservazione della popolazione europea della specie.

In base ai dati raccolti, la popolazione italiana di Luì bianco appare tendenzialmente stabile, negli anni, anche se non mancano fluttuazioni o talora decrementi registrati a livello locale: sulle Alpi bresciane, ad esempio, si riscontrava all’inizio degli anni ’80 una densità media di 4,5 cantori per 10 ettari in laricete miste ad abeti rossi dell’alta Val Camonica, diminuite a fine anni ’90, nelle stesse aree, a 3,5 cantori. Distribuzione viceversa stabile in provincia di Varese nell’ultimo ventennio. Nella provincia di Forlì-Cesena, è stato rilevato un decremento del 36,6% tra il 1995-1997 e tra il 2004 e il 2007 mentre in Umbria, nel periodo 2001-2005 la popolazione nidificante risulta in significativo declino.

Non è stato redatto, ad oggi, un Piano d’Azione Internazionale o Nazionale sulla specie. Il Luì bianco non è considerato nella Lista Rossa Nazionale. Risulta, inoltre, specie non cacciabile in Italia ai sensi della legislazione venatoria (157/92).