MIGLIARINO DI PALUDE - Uccelli da proteggere

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Specie protette dalla Direttiva UccelliMIGLIARINO DI PALUDE

NOME SCIENTIFICO: Emberiza schoeniclus
 

Tra le numerose specie che popolano le aree umide del paese, il Migliarino di palude è una delle più comuni, soprattutto in inverno. Minuto e all’apparenza delicato, è riconoscibile nella stagione riproduttiva per la livrea nuziale del maschio – in particolare sul capo – bianca e nera, con il collare e due ciuffi bianchi ai lati del becco, che gli conferiscono un aspetto particolarmente elegante. In inverno, per osservarlo occorre appostarsi tra i canneti, sulle rive di uno stagno, in ambienti agricoli incolti o sulle sponde di un corso d’acqua; qui è possibile avvistarlo mentre si posa sulle canne più alte o resta appollaiato sui rami più sottili. Come gran parte degli “abitanti” delle zone umide, la specie ha sofferto negli ultimi anni della graduale diminuzione di habitat idonei, pur dimostrando buone doti di adattabilità…

Minacce

Attualmente classificata come specie in declino nel territorio dell’Unione europea, il Migliarino di palude gode invece, a livello continentale, di uno stato di salute nel complesso favorevole. La popolazione europea della specie è di fatto abbastanza consistente, nonostante un calo abbia interessato la popolazione nidificante dell’Unione europea nel periodo tra il 1970 e il 1990 e ancora, successivamente, nel decennio 1990-2000.

Tra i paesi del Mediterraneo, l’Italia è quello che ospita il maggior numero di individui della specie, benché il Migliarino di palude sia presente con una quantità di coppie piuttosto limitata in quasi tutti i siti di nidificazione, con poche eccezioni rappresentante principalmente da alcune zone umide di Lombardia e Veneto. Dal punto di vista numerico, la popolazione nazionale si è comunque mostrata costante nel periodo tra il 1990 e il 2000.

Nel nostro Paese il Migliarino di palude occupa habitat umidi e stagnanti, dominati da una densa vegetazione. Nonostante la predilezione per l’ambiente palustre, a cui è legato principalmente per la tipica flora più che per la presenza di acqua, dopo il periodo riproduttivo può spostarsi anche in ambienti più asciutti e aperti, come i campi coltivati e le praterie.

Il progressivo degrado o la non corretta gestione delle zone umide, dimora principale del Migliarino di palude, rappresenta un serio pericolo per la conservazione della specie, la cui sopravvivenza dipende strettamente da questi ambienti soprattutto durante la stagione riproduttiva. Le potenziali minacce si concretizzano quindi proprio nella cattiva gestione delle aree di nidificazione e possono tradursi in azioni di disturbo come eccessive operazioni di falciatura nei siti riproduttivi, interventi invasivi sulle rive dei fiumi o inquinamento delle acque. Inoltre, pur essendo la specie protetta dalla legislazione venatoria, va tenuto presente il pericolo rappresentato dal bracconaggio.