MIGNATTINO ALIBIANCHE - Uccelli da proteggere

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Specie particolarmente protette dalla Direttiva UccelliSpecie particolarmente protette dalla Direttiva Uccelli
 

Specie protette dalla Direttiva UccelliMIGNATTINO ALIBIANCHE

NOME SCIENTIFICO: Chlidonias leucopterus
 

Piccolo, agile, leggiadro, eppure molto localizzato come nidificante alle nostre latitudini. Risale al 1979 il primo caso di nidificazione accertata della specie in Italia – in Piemonte, in provincia di Vercelli – e nella stessa zona coppie di Mignattino alibianche nidificanti sono state osservate per lo meno fino ai nostri giorni. Suo ambiente preferito sono le risaie, ove si ritrova in compagnia del più diffuso congenere Mignattino comune. Vero amante dell’acqua, frequenta durante la migrazione anche laghi, fiumi a corso lento, lagune e foci: spesso come siti di sosta e alimentazione per avvicinarsi, con l’arrivo della stagione più fredda, ai siti africani di svernamento…

 

Ordine: Charadriiformes   Famiglia: Sternidae

Lungo circa 23 centimetri, per un’apertura alare che può raggiungere i 68 centimetri, il Mignattino alibianche è una specie di dimensioni medio-piccole. Maschi e femmine sono indistinguibili nell’aspetto: presentano dorso grigio scuro, mentre le ali mostrano tonalità grigio-chiare, quasi bianche sulla parte interna anteriore, e grigio-scure alle estremità. Le parti inferiori delle ali sono grigie con un’ampia zona nera, che parte dal petto e arriva fino al polso nella parte anteriore. Tutto il capo, il petto e buona parte dell'addome sono anch’essi neri, mentre il sottocoda, il sopracoda e la parte posteriore dell’addome sono bianchi; il becco è nero e le zampe rosse. Simile nell’aspetto al Mignattino comune, presenta ali più chiare e zampe e becco di colore decisamente più acceso.

Diffuso tra Europa e Asia, in Italia è estremamente localizzato come nidificante. La specie ha colonizzato il nostro Paese solo di recente – le prime nidificazioni accertate risalgono infatti al 1979 – con una popolazione che, negli anni successivi, si è mantenuta scarsa e fluttuante. Probabilmente scomparso agli inizi degli anni 2000, è stato di nuovo osservato negli stessi luoghi – le risaie piemontesi – in anni più recenti.

Presente alle nostre latitudini soltanto in primavera ed estate, il Mignattino alibianche trascorre l’inverno nell’Africa centrale e meridionale. Durante la stagione più fredda, le parti del corpo diventano tutte bianche ad eccezione di alcune aree del capo, che restano grigie, e di una macchietta nera dietro l’occhio. Anche le ali si schiariscono ulteriormente, mentre risulta più accentuata la tonalità rosso acceso delle zampe. Gli individui più giovani assomigliano agli adulti in abito invernale, tranne per il dorso, che si presenta grigio scuro con screziature brune, e il capo, ove campeggiano aree nerastre abbastanza estese.

Nidifica in risaia associato spesso al Mignattino comune. Come quest’ultimo, costruisce un nido galleggiante in acque molto basse. Suo cibo preferito sono gli invertebrati acquatici, mentre la nidificazione – che avviene di norma tra aprile e giugno – consiste di 2-4 uova color crema, alla cui incubazione provvedono entrambi i genitori per poco più di 20 giorni. Dopo altrettanti giorni i pulcini sono di solito in grado di lasciare il nido, volare e nutrirsi autonomamente.

Prospettive

Specie relativamente ben monitorata in quanto a consistenza, distribuzione e trend, non lo è invece altrettanto per quanto riguarda la biologia riproduttiva, e praticamente sconosciuti i valori relativi ai principali parametri demografici. I dati a disposizione per questa specie – che ha colonizzato il nostro Paese solo di recente – non consentono la formulazione di un Valore di Riferimento Favorevole basato su tecniche di PVA.

In linea generale, è opportuno favorire il permanere di condizioni idonee alla riproduzione negli ambienti frequentati dalla specie e, in particolare, nei siti ospitanti le colonie principali. Il riferimento è naturalmente alle risaie, gli unici ambienti di presenza accertata della specie, dove è necessario salvaguardare i tradizionali metodi di coltivazione del riso ed evitare operazioni di sfalcio, allagamento, prosciugamento specialmente durante la delicata fase riproduttiva.

Potenzialmente importanti, per la popolazione in migrazione, sono anche le condizioni riscontrate nei siti di sosta, principalmente acque costiere – lagune, saline, foci – più raramente paludi, laghi, bacini artificiali e fiumi.

Minacce

A livello nazionale il Mignattino alibianche è concentrato in Piemonte – risaie vercellesi – una colonizzazione recente, contraddistinta da un livello di popolazione fluttuante. Dal 1979 – data della prima nidificazione accertata – ad oggi, l’andamento è infatti estremamente altalenante, con 28-30 coppie nel 1994 che si riducono a sole 2-3 nel 1996, 10-15 nel 2000 e nessuna tra il 2002 e il 2004. Più di recente – 2007-2008 – sono state osservate 2 sole coppie nelle stesse aree.

Distruzione e trasformazione dell’habitat riproduttivo e trofico e modificazione delle tecniche di coltivazione del riso, così come variazioni improvvise del livello delle acque per piogge violente, sono le principali minacce per questa specie. Le modifiche intervenute nella gestione delle risaie – allagamenti stagionali, prosciugamenti, ecc – hanno sicuramente impattato su questa ed altre specie legate a tali ambienti.

A causa dell’estrema vulnerabilità degli ambienti di nidificazione, sono state di frequente osservate covate abbandonate. Non sono tuttavia disponibili dati sufficienti per la realtà italiana. Le fasi di prosciugamento delle vasche di coltivazione del riso creano inoltre condizioni favorevoli per la predazione di uova e pulcini da parte di ratti (Rattus sp. ), cani e gatti randagi.

Stato di salute

Attualmente il Mignattino alibianche viene classificato come sicuro nell’Unione europea, con stato di conservazione favorevole anche a livello continentale. Nel complesso, si registra stabilità della popolazione nidificante nei territori dell’Ue nel periodo 1970-1990.

La popolazione nidificante entro i confini dell’Europa a 27 è ad oggi stimata in 74.000-210.000 coppie, pari al 5-24% della popolazione globale della specie. Quella italiana potrebbe non superare le 10-15 coppie – dati 2003-2004 – e non è dunque significativa a livello continentale.

Nonostante il nostro Paese rappresenti un area di transito abbastanza rilevante per le popolazioni in migrazione, il Mignattino alibianche è una specie poco inanellata in Italia. La massima parte delle catture si riferisce a soggetti in migrazione primaverile inanellati lungo la costa toscana. Due sole ricatture testimoniano di come il nostro Paese sia pienamente inserito nel sistema migratorio di questa specie: entrambi questi soggetti sono infatti stati catturati proprio lungo la costa toscana, dove si osserva un flusso molto importante di individui diretti verso i quartieri africani di svernamento.

Ad oggi, non è stato redatto un Piano d’Azione Internazionale o Nazionale sulla specie. Il Mignattino alibianche è considerato specie in pericolo critico nella Lista Rossa Nazionale. Risulta, inoltre, non cacciabile in Italia ai sensi della legislazione venatoria (157/92).

Semaforo

La popolazione italiana della specie ha mostrato marcate fluttuazioni negli ultimi trent’anni, con una tendenza al decremento nell’ultimo decennio. La dimensione estremamente ridotta della popolazione – unita all’elevata vulnerabilità dei siti idonei – disegnano un quadro nel complesso critico per la specie, in attesa di indagini più approfondite che permettano la formulazione di un Valore di Riferimento Favorevole (FRV).

 

Fattore Stato di salute Stato di conservazione
Range* Stabile ma molto ridotto Inadeguato
Popolazione Fluttuante e ridotta Cattivo
Habitat della specie Problematiche recenti in risaia Cattivo
Complessivo   Cattivo

*Variazione della popolazione negli anni

Canto

Gracidante, continuo, talvolta con toni alti talvolta più bassi, il canto del Mignattino alibianche risuona talvolta nelle risaie piemontesi, unica area accertata di presenza della specie in Italia. Più facile è udirlo in primavera, nel periodo immediatamente precedente la formazione delle coppie, quando i pochi mignattini alibianche “italiani” fanno ritorno dai quartieri africani di svernamento…