MORIGLIONE
NOME SCIENTIFICO: Aythya ferinaAmante delle grandi zone umide, il Moriglione abita la superficie degli specchi d’acqua dolce, soprattutto quelli più profondi. Socievole e mai particolarmente intimidito dalla presenza umana, il Moriglione possiede un istinto gregario piuttosto sviluppato, che lo porta ad accettare anche la compagnia di altre specie di anatre, tra cui morette e Moretta tabaccata. Il piumaggio del maschio, dalle tinte accese e ben definite, è dominato da rosso, nero e bianco, che rendono riconoscibile la specie anche a grande distanza…
Minacce
In territorio europeo, la specie è sottoposta a numerose minacce, che hanno origine sia dall’intervento umano sia da cause naturali. Il primo fattore di sofferenza per il Moriglione, così come per numerose specie dell’avifauna acquatica, è la distruzione, riduzione o danneggiamento
dell’habitat nei quartieri di svernamento, in particolare dell’ecosistema acquatico.
Sotto accusa soprattutto il fenomeno dell’eutrofizzazione, ovvero un eccessivo accrescimento di piante acquatiche e alghe, che va di pari passo con un’eccessiva ricchezza di nitrati e fosfati, spesso causato dagli scarichi industriali e civili, che provocano una proliferazione di batteri e una riduzione dell’ossigeno, con conseguenze nefaste sulle specie che abitano lo specchio d’acqua interessato.
Un altro rischio in cui incorrono le popolazioni di moriglioni è legato alla contaminazione delle acque da metalli pesanti, elementi chimici ad alta densità che diventano tossici anche a concentrazioni estremamente basse e che causano vittime anche in specchi d’acqua non particolarmente estesi, come quelli frequentati dall’Aythya ferina . Tra i nemici della specie figura poi il Visone americano, che soprattutto in Polonia, preda uova e pulcini, con serie conseguenze sulle possibilità riproduttive della specie.
A questi pericoli, già piuttosto consistenti, va ad aggiungersi l’attività venatoria. La caccia del Moriglione, nonostante il cattivo stato di conservazione e la relativa penuria di coppie, in Italia è consentita dalla legge. E dove non arrivano cacciatori e bracconieri, a portare disturbo sono le attività ricreative e turistiche nei pressi dei laghi, oltre all’estensione delle zone destinate ad attività produttive e all’urbanizzazione delle aree limitrofe a bacini di acqua.