NIBBIO BRUNO - Uccelli da proteggere

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Uccelli da proteggere
 
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Specie particolarmente protette dalla Direttiva UccelliSpecie particolarmente protette dalla Direttiva Uccelli
 

Specie particolarmente protette dalla Direttiva UccelliNIBBIO BRUNO

NOME SCIENTIFICO: Milvus migrans
 

Potente e profondo il battito d’ala. Maestoso il volo, costellato di volteggi e planate. Particolarmente longevo – può vivere fino a 25 anni – è un uccello niente affatto “timido”, specie quando è alla ricerca di cibo. Il Nibbio bruno non si fa problemi quando si tratta di conquistare una carcassa, il suo “piatto” preferito…

Minacce

Il “pregio” del Nibbio bruno è quello di essere un uccello estremamente adattabile ai climi e agli habitat più vari, da Capo Nord fino allo Stretto di Messina, dalle steppe asiatiche fino alle aree sub-tropicali. Detto questo, la specie preferisce aree dove siano presenti laghi, stagni, fiumi e zone umide in genere, mentre alle zone impervie – specialmente per quanto riguarda la popolazione italiana – preferisce aree collinari boscate a quote altimetriche non superiori ai 700-1000 m.

Indifferente al disturbo da parte dell’uomo specialmente in prossimità delle aree di alimentazione, il Nibbio bruno è ghiotto di rifiuti e di carogne. Si alimenta infatti spesso presso discariche dove ricerca ratti – presenti in abbondanza – e soprattutto avanzi di cibo. Proprio le discariche sembrano essere responsabili delle importanti fluttuazioni che si sono registrate a livello locale (per esempio la chiusura di una discarica in Sicilia ha decimato la già esigua popolazione locale).

Allo stesso tempo, va tenuto in considerazione il potenziale rischio che l’accumulo di inquinanti o pesticidi può avere sulla salute di una specie dalle abitudini necrofaghe (per esempio, se l’aumento dell’inquinamento di un lago può far morire molti pesci e quindi favorire temporaneamente la specie, non sono noti – anche se immaginabili – gli effetti sul Nibbio dell’ingestione di carcasse contaminate). Altri fattori che possono avere influito sul declino locale della specie in Europa possono essere identificati nella minore disponibilità di carcasse rispetto al passato, conseguente alla conversione della pastorizia estensiva in allevamenti intensivi.

A parte questo, pur essendo il Nibbio bruno estremamente tollerante al disturbo antropico durante la fase di alimentazione – anzi, non è scorretto affermare che il declino della pastorizia tradizionale è stato più che compensato, negli anni passati, dal proliferare di discariche a cielo aperto che hanno favorito la popolazione europea – lo stesso non si può dire della delicata fase di nidificazione. Come tutti i predatori, infatti, anche il Nibbio bruno è caratterizzato da tassi di successo riproduttivo non elevati, per un tasso d’involo che raramente supera i 2 individui per coppia di successo. Lo stesso successo riproduttivo, oltre che dall’eccessivo disturbo antropico, può essere compromesso da condizioni climatiche anomale.