

ORCHETTO MARINO
NOME SCIENTIFICO: Melanitta nigra
Il capo imponente e arrotondato, sul quale spicca un becco tozzo e bulboso, è caratteristica inconfondibile di questa anatra quasi completamente scura. Il suo piumaggio completamente nero e brillante e la totale assenza di sfumature lo rendono distinguibile dagli altri orchi marini, fatta eccezione per l’Orchetto nero, con il quale forma il sottogenere Oidemia.. .
Stato di salute
Considerata in uno stato di conservazione favorevole a livello continentale, anche nell’intera Europa “comunitaria” la specie è classificata come “sicura”. Inserito negli allegati II/2 e III/2 della Direttiva Uccelli, l’Orchetto marino è protetto nel nostro Paese dalla legislazione venatoria (157/92). Al momento non è stato redatto un Piano d’Azione Nazionale o Internazionale sulla specie.
Complessivamente, durante il trentennio 1970-2000 si è registrata stabilità della popolazione nidificante e svernante nei territori dell’Unione europea. La popolazione nidificante all’interno dei confini dell’Europa a 27 è stimata tra le 2.700 e le 5.200 coppie, quella svernante in 610.000 individui. Una minima percentuale della popolazione totale europea (circa il 3-4%) e una porzione inferiore al 5% della popolazione globale nidifica nei territori dell’Unione europea.
In Italia, Paese che ospita in media, ogni anno, alcune centinaia di individui svernanti, l’abbondanza della specie è tuttavia estremamente variabile. Nonostante non ci siano siti rilevanti del tutto “scoperti” tra il 1991 e il 2000, la distribuzione della specie è molto concentrata: si calcola che il 90% della media delle osservazioni tra il 1996-2000 sia insediato nei 5 siti più importanti. Le uniche aree occupate con regolarità dall’Orchetto marino sono costituite dal tratto più settentrionale del mare Adriatico e dal nord della Versilia, scendendo a sud fino al fiume Arno.
Nell’inverno del 1998, ben 102 individui sono stati censiti sul territorio italiano. Nel corso del successivo inverno, la media si è notevolmente abbassata (33 individui), per poi risalire gradualmente durante gli inverni successivi: dai 77 del biennio 2000-2001 si è passati ai 94 del 2002, per poi arrivare ai 543 individui censiti nel 2003. I picchi di presenza coincidono parzialmente con quelli osservati relativamente all’Orco marino, rispetto al quale tuttavia l’Orchetto si rivela ancora più raro.