PERNICE BIANCA - Uccelli da proteggere

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Uccelli da proteggere
 
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Specie particolarmente protette dalla Direttiva UccelliSpecie particolarmente protette dalla Direttiva Uccelli
 

Specie particolarmente protette dalla Direttiva UccelliPERNICE BIANCA

NOME SCIENTIFICO: Lagopus muta helvetica
 

Bianca come la neve, durante la stagione invernale. Bruna come il terreno, durante l’estate. Così la Pernice bianca si mimetizza dai suo predatori naturali, tra cui l’Astore, la Volpe, il Corvo imperiale…e naturalmente l’uomo…

Prospettive

Considerando i valori di densità disponibili per numerose aree, dal Piemonte al Friuli, si può determinare un FRV (Valore di Riferimento Favorevole) nell’ordine di 10 maschi per 10 km quadrati a livello di comprensorio, 4.5 maschi ogni 100 ettari su scala locale.

La Pernice bianca mostra un declino delle popolazioni in atto oramai da diversi decenni, che non sembra essersi arrestato o stabilizzato. Le densità della specie risultano quasi ovunque al di sotto delle potenzialità dell’ambiente. Risulta quindi indispensabile, almeno nelle aree che ospitano le popolazioni più importanti, garantire densità non inferiori al proposto FRV attraverso la protezione diretta della specie e, soprattutto, del suo habitat.

Le alterazioni dell’habitat dovute ai cambiamenti climatici e all’eccessivo sfruttamento della montagna – unite alle pressioni della caccia che, specie nei passati decenni, hanno contribuito non poco alla decimazione delle popolazioni – delineano comunque un quadro poco incoraggiante per la sopravvivenza nel medio e lungo periodo della Pernice bianca sulle nostre montagne.

Per questo è auspicabile la chiusura totale della caccia alla Pernice bianca, anche nelle aree dove questa pratica è ancora lecita, nonché lavorare a livello globale per ridurre i cambiamenti climatici e la perdita di biodiversità delle Alpi, che hanno causato tra le altre cose un aumento della competizione tra specie e l’ulteriore concentrazione della stessa verso quote altimetriche più elevate. Senza dimenticare, specialmente per quanto riguarda le aree a più alta vocazione turistica, la necessità di portare avanti azioni di informazione e sensibilizzazione per un turismo più consapevole e rispettoso dell’ambiente.