PICCHIO ROSSO MAGGIORE - Uccelli da proteggere

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Specie protette dalla Direttiva UccelliPICCHIO ROSSO MAGGIORE

NOME SCIENTIFICO: Dendrocopos major
 

È una specie solitaria. Il periodo migliore per osservarla è febbraio-marzo, quando, alla vigilia della fase riproduttiva, inizia a mostrare un comportamento “territoriale”, difendendo vivacemente la propria porzione di foresta. Si può facilmente osservare, allora, mentre tamburella con il becco sui tronchi o sui rami cavi per delimitare il territorio. Il volo è tipicamente molto ondulato. Cattura le proprie prede – soprattutto insetti – infilando la lunga lingua nelle gallerie scavate nel legno con il becco. In autunno la sua dieta è composta anche di semi e frutti, quali bacche e ghiande, che accumula nel nido. Non stupisce che, quando nel febbraio del 2005 lo scienziato canadese Louis Lefevre ha presentato un metodo per misurare il quoziente intellettivo degli uccelli, in termini di “strategie alimentari” il Picchio sia stato classificato come una delle specie più intelligenti…

Stato di salute

Attualmente la specie presenta uno stato di conservazione favorevole in tutta Europa. Valutata stabile nel complesso, mostra un andamento positivo in alcune popolazioni chiave quali quelle di Germania, Francia, Polonia, Ucraina e Russia. La popolazione europea è attualmente stimata in circa 12.000.000-18.000.000 coppie, in tendenziale incremento e con situazioni di criticità limitate a pochissime aree del continente.

In Italia il Picchio rosso maggiore è nidificante sedentario, migratore regolare e svernante, con una popolazione stimata in 70.000-150.000 coppie, pari a una frazione non significativa della popolazione continentale. È presente in tutte e tre le regioni biogeografiche alpina, continentale e mediterranea. Le elevate densità registrate lo fanno ritenere specie stabile e localmente in aumento in tutte le aree, ove si riproduce in vari tipi di ambienti boscati e alberati di latifoglie e conifere – pure o miste – purché vi sia buona disponibilità di alberi morti o marcescenti.

Dal punto di vista dei movimenti migratori che attraversano il nostro Paese, sono stati evidenziati movimenti irruttivi di popolazioni soprattutto orientali, che appaiono legati alla ciclicità nella produttività delle foreste. I siti di inanellamento più distanti si trovano sull’isola di Hogarna, nel Baltico svedese, e nell’area di Kalinigrad, nella Russia baltica, con spostamenti osservati tra circa 1.500 e oltre 2.000 km. Dall’analisi delle catture risulta che il soggetto inanellato in Svezia, impegnato nell’attraversamento del Baltico in ottobre, molto probabilmente originava da latitudini ancora più settentrionali. Repubblica Ceca, Svizzera e Slovenia sono invece i principali Paesi di provenienza dei soggetti che hanno effettuato, verso il nostro Paese, spostamenti sulle più brevi distanze.

Ad oggi, il Picchio rosso maggiore non è inserito nella Lista Rossa Nazionale. Risulta, inoltre, specie non cacciabile in Italia ai sensi della legislazione venatoria (157/92).