PICCHIO VERDE - Uccelli da proteggere

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Uccelli da proteggere
 
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Specie protette dalla Direttiva UccelliPICCHIO VERDE

NOME SCIENTIFICO: Picus viridis
 

Il Picchio verde è una specie molto comune anche nelle nostre campagne, ma ricorrente anche in storie e leggende. Secondo una credenza cristiana, quando Dio volle creare fiumi e ruscelli chiese aiuto a tutti gli uccelli dal becco robusto e l’unico che non rispose all’appello fu il picchio, per cui il Signore lo punì dicendogli che non avrebbe più potuto bere una goccia d’acqua che avesse toccato terra. Per questo, quando è assetato, il picchio si rivolgerebbe all’Altissimo con un grido ripetuto, chiedendogli di far cadere acqua su foglie e rami degli alberi e Dio, misericordioso, gli manderebbe la pioggia. Da questa leggenda nacque la credenza secondo la quale il picchio che grida ripetutamente annuncerebbe pioggia…

Stato di salute

In Europa, ove si ritrova gran parte della popolazione globale, viene considerata specie “depauperata” a causa di un suo moderato storico declino, intervenuto nel nostro continente nel periodo 1970-1990. In molte nazioni europee sono state segnalate contrazioni anche superiori al 50% a partire dagli anni ’60.

Attualmente la popolazione europea è comunque relativamente ampia, maggiore – secondo le stime più recenti – di 590.000 coppie. Sebbene siano stati registrati ulteriori declini in alcune aree marginali tra il 1990 e il 2000, molte popolazioni – incluse quelle chiave di Francia e Romania – sono da considerarsi ad oggi stabili o in aumento e la specie è pertanto da ritenersi stabile nel complesso.

In Italia il Picchio verde è ampiamente diffuso in tutte e tre le principali regioni biogeografiche – alpina, continentale e mediterranea – in particolare nella porzione continentale e centrale della penisola. Attualmente, le stime di popolazione oscillano tra 60.000-120.000 coppie, con trend sostanzialmente stabile, decrementi locali e recenti ricomparse in diverse zone della Pianura Padana occupate fino agli anni ’50-60. L’Italia riveste un certo interesse per la conservazione della specie, ospitando il 6,1-6,8% della popolazione complessiva europea.

I dati sugli inanellamenti evidenziano una particolare concentrazione delle catture nel Piemonte centrale e nelle Prealpi lombarde, mentre campioni numericamente ridotti si riferiscono ad un buon numero di località irregolarmente distribuite nelle regioni centro-settentrionali. Mentre in Emilia-Romagna gli inanellamenti sono primariamente legati a rilievi montuosi, a sud degli appennini si hanno inanellamenti sia in contesti costieri, come in Toscana, sia prettamente montuosi come in Abruzzo. La maggior parte degli spostamenti si situa entro le brevi distanze, con un aumento dei totali annuali rilevati (massimo nel 2003, con oltre un centinaio di soggetti censiti).

Allo stato attuale il Picchio verde è inserito nella Lista Rossa Nazionale come specie “a più basso rischio”. Risulta, inoltre, specie particolarmente protetta in Italia ai sensi della legislazione venatoria (157/92).