PORCIGLIONE - Uccelli da proteggere

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Uccelli da proteggere
 
Specie protette dalla Direttiva UccelliSpecie protette dalla Direttiva Uccelli
Specie particolarmente protette dalla Direttiva UccelliSpecie particolarmente protette dalla Direttiva Uccelli
 

Specie protette dalla Direttiva UccelliPORCIGLIONE

NOME SCIENTIFICO: Rallus aquaticus
 

Testa alta e sguardo fiero, il Porciglione cammina agilmente tra la folta vegetazione, compiendo grandi passi. È molto abile anche nei percorsi a nuoto. Ha un carattere particolare: molto schivo, a tratti nervoso. Con il suo sgargiante becco rosso si nutre di piccoli invertebrati e lombrichi nei terreni paludosi. Le sue zampe, dalle lunghe dita, servono per assicurargli un solido appoggio mentre attraversa fondi morbidi. Se stimolato, la sua coda si alza tempestivamente mentre il resto del corpo rimane immobile, quasi paralizzato…

Stato di salute

Attualmente il Porciglione nell’Unione europea è classificato come specie sicura e presenta uno stato di conservazione favorevole anche a livello continentale. La popolazione è stimata intorno alle 71.000-200.000 coppie, mentre quella italiana è di circa 3.000-6.000 coppie. Le presenze nel nostro Paese rappresentano circa il 2% di quelle continentali e il 3-4% di quelle dell’Unione europea.

Nel complesso, la specie sembra avere un andamento stabile, con qualche fluttuazione riscontrata a livello locale. Per quanto riguarda la popolazione nidificante, i dati evidenziano un trend costante nell’Unione europea nel periodo compreso tra il 1970 e il 1990 e negli anni tra il 1990 e il 2000. Il 51-56% della popolazione continentale – 140.000-360.000 coppie, in leggero declino – e una frazione compresa tra il 5% e il 24% della popolazione globale della specie nidificano nei territori dell’Europa a 27.

In Italia non sono disponibili informazioni sufficientemente dettagliate per identificare un trend demografico complessivo. In Piemonte, dove sono stimate 10-100 coppie tra il 1980 e il 2000, la specie sembra essere tendenzialmente in declino. In Lombardia si sono registrate 300-600 coppie, ma il trend demografico di riferimento risulta sconosciuto, fatta eccezione per il drastico calo recentemente rilevato presso Palude Brabbia.

In realtà, molte delle fluttuazioni rilevate sembrano essere conseguenza di modificazioni nell’habitat e nell’accresciuta – o diminuita – idoneità rispetto alle esigenze ecologiche della specie. In Toscana, le coppie stimate erano 300-800 a metà anni ’90 e 400-600 coppie sono state riscontrate nel 1999-2003, di cui solo 200-240 concentrate nei pressi del Lago di Massaciuccoli. Nel Lazio le coppie sono circa 500, con una densità di  0,3-2 coppie per ettaro. L’Emilia-Romagna presenta 500-800 coppie, di cui 100-200 in circa 1.500 ettari di zone umide in provincia di Bologna. In Sicilia, infine, il Porciglione è poco diffuso ma tendenzialmente stabile.

Ad oggi, non è stato redatto un Piano d’Azione Internazionale o Nazionale sulla specie. Il Porciglione è inserito nell’Allegato II/2 della Direttiva Uccelli ed è considerata specie a basso rischio nella Lista Rossa Nazionale. È cacciabile in Italia ai sensi della legislazione venatoria (157/92).