RONDINE MONTANA - Uccelli da proteggere

Vai ai contenuti principali
Uccelli da proteggere
 
Specie protette dalla Direttiva UccelliSpecie protette dalla Direttiva Uccelli
Specie particolarmente protette dalla Direttiva UccelliSpecie particolarmente protette dalla Direttiva Uccelli
 

Specie protette dalla Direttiva UccelliRONDINE MONTANA

NOME SCIENTIFICO: Ptyonoprogne rupestris
 

È facile scorgerla quando in volo cerca di sfruttare appieno le correnti d’aria, tenendosi a pochi metri dalle rupi che la ospitano. Più raro è vederla quando si posa. La Rondine montana infatti non si ferma quasi mai al suolo, preferendo rimanere a qualche metro da terra, soprattutto su pareti rocciose, dove riesce a mimetizzarsi meglio grazie alla colorazione del suo piumaggio. Talvolta in volo si mischia a rondini e balestrucci…

Minacce

Malgrado la popolazione della specie risulti in crescita sia a livello continentale sia globale, esistono fattori di minaccia che non vanno sottovalutati. I rischi maggiori riguardano la riproduzione e la nutrizione della Rondine montana, spesso disturbata dall’uomo, responsabile di azioni che immancabilmente provocano alterazioni o danni ambientali assai difficili da cancellare.

In particolare la Ptyonoprogne rupestris  appare sempre più penalizzata nella ricerca del cibo a causa dell’utilizzo di veleni e insetticidi in ambito agricolo, pratica che si riflette sulla diffusione di insetti e invertebrati, alla base della sua dieta. Ma anche le variazioni della temperatura e della piovosità, se da un lato non sembrano influire sull’incubazione e sui cicli stagionali della specie, dall’altro incidono negativamente sull’alimentazione e sulla disponibilità di cibo, mettendo in pericolo la sopravvivenza dei pulcini. Temperature elevate possano influenzare negativamente il successo riproduttivo.

Gravi danni generalmente derivano dalle opere di ristrutturazione di edifici abbandonati o decadenti, spesso utilizzati dalle Rondini montane per la sistemazione dei nidi. Ma è, in generale, la crescente cementificazione che interessa il nostro territorio a compromettere, anche in modo irreversibile, la nidificazione.

A questi fattori si aggiunge il turismo di massa che, sempre più spesso, interessa gli ambienti alpini, con la diffusione di impianti di risalita, piste, baite e rifugi. Non è solo l’uomo però il nemico della Rondine montana. La specie risente della competizione con il Balestruccio (Delichon urbicum ), rondine minuta ma aggressiva, almeno nella tendenza a occupare i nidi altrui dopo aver scacciato i legittimi proprietari.