SVASSO MAGGIORE - Uccelli da proteggere

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Uccelli da proteggere
 
Specie protette dalla Direttiva UccelliSpecie protette dalla Direttiva Uccelli
Specie particolarmente protette dalla Direttiva UccelliSpecie particolarmente protette dalla Direttiva Uccelli
 

Specie protette dalla Direttiva UccelliSVASSO MAGGIORE

NOME SCIENTIFICO: Podiceps cristatus
 

Gli svassi maggiori amano nuotare tranquillamente in mezzo ai laghi, mettendo in mostra il loro piumaggio variopinto. Durante la danza nuziale, entrambi i sessi mettono in mostra un caratteristico ciuffo vivace e colorato grazie al quale attraggono il partner: la coppia, per “conquistarsi”, si cimenta in danze spettacolari: i due individui prima si avvicinano, poi si immergono e improvvisamente uno dei due si alza in posizione eretta, mentre l’altro si abbassa assumendo la “posizione a gatto”. Durante l’accoppiamento si scambiano inoltre, simbolicamente, il materiale per la costruzione del nido.

Stato di salute

Lo stato di salute dello Svasso maggiore è considerato favorevole sia nell’Unione europea sia a livello continentale. Nell’Europa “comunitaria”, nel periodo che va dal 1990 al 2000, la popolazione nidificante è stata registrata in leggera diminuzione mentre, nello stesso decennio, la popolazione svernante è risultata in leggero incremento.

Per quanto riguarda la popolazione nidificante, si stimano 140.000-210.000 coppie all’interno dell’Unione europea, pari al 47% della popolazione continentale complessiva e al 25-49% della popolazione globale della specie. In Italia, il numero delle coppie nidificanti è di 3.000-3.500, anche se un successivo censimento della popolazione ha restituito stime leggermente diverse (2.135-3.045 coppie).

Gli individui svernanti nell’Unione europea raggiungono le 140.000 unità, mentre la popolazione svernante italiana è composta da 16.000-22.000 individui, con valori medi – in base al censimento condotto dall’Istituto nazionale per la fauna selvatica, oggi Ispra – di 15.308 individui presenti in 180 siti tra il 1991-1995 e 20.033 in 314 siti tra il 1996 e il 2000. Le zone più frequentate sono i laghi prealpini (Garda, Iseo, Como, Maggiore), i grandi bacini lacustri dell’Italia centrale (Laguna di Orbetello, Lago di Burano, Lago Trasimeno) e l’Alto Adriatico.

La popolazione nidificante nel nostro Paese rappresenta circa il 2% di quella dell’Unione europea e lo 0,71-1% circa della popolazione europea nel suo complesso, percentuali che, apparentemente, rendono abbastanza limitate le responsabilità del nostro Paese per la conservazione della specie. Per contro, l’Italia è un quartiere di svernamento relativamente importante per lo Svasso maggiore, dato che la popolazione svernante alle nostre latitudini rappresenta l’11-15% del totale svernante nell’Unione europea.

Lo Svasso maggiore non è ad oggi considerato dalla Lista Rossa Nazionale. Risulta specie non cacciabile ai sensi della legislazione venatoria (157/92).