Cosa è cambiato - Uccelli da proteggere

Vai ai contenuti principali
Uccelli da proteggere
 
Home | Gli ambienti | Ambienti forest... | Cosa è cambiato

Cosa è cambiato

Gli ambienti forestali delle montagne mediterranee comprendono sia i boschi dell’Italia peninsulare, sia le aree più propriamente forestali delle due Isole maggiori. Si tratta in gran parte di foreste di latifoglie, soprattutto faggi e querce, concentrati lungo la dorsale appenninica e in altre aree montuose.

Una tipologia ambientale che comprende anche aree di bassa quota, boschi con peculiarità e problematiche gestionali proprie che però hanno caratteristiche ecologiche in comune più con le foreste propriamente dette che con i boschi costieri quali pinete e leccete mediterranee . Boschi che – a differenza degli ambienti misti mediterranei – ospitano infatti talune specie di uccelli, come i picchi, legate in modo stretto e univoco a quel determinato habitat.

La vita delle specie, nelle aree forestali proprie e boschi “assimilabili” di medio-bassa quota, dipende ovviamente dallo stato di conservazione delle foreste stesse. Dall’età degli alberi, dalla qualità ambientale del bosco, insomma, da tutte caratteristiche strettamente correlate alla gestione forestale passata e presente.

Rarissimi nel nostro Paese sono i boschi maturi e strutturati, per decenni, probabilmente per secoli, sfruttati in modo intensivo per la produzione del legname. Ma nel caso delle foreste appenniniche, molte cose sono cambiate in meglio: da quando sono state prima istituite, poi ampliate, molte aree protette, da quando sono stati implementati opportuni interventi di gestione forestale in linea con le esigenze ecologiche delle specie qui presenti.