AIRONE BIANCO MAGGIORE - Uccelli da proteggere

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Specie particolarmente protette dalla Direttiva UccelliSpecie particolarmente protette dalla Direttiva Uccelli
 

Specie particolarmente protette dalla Direttiva UccelliAIRONE BIANCO MAGGIORE

NOME SCIENTIFICO: Casmerodius albus
 

L’Airone bianco maggiore è la specie più grande della famiglia degli ardeidi, con dimensioni anche superiori al metro e, quanto ad apertura alare, anche pari a 170 cm. Le colonie in cui nidifica si trovano di solito tra i canneti. Impossibile, anche tra il fitto della vegetazione, non notare il piumaggio elegante e interamente candido, il lungo becco arancione con cui cattura le sue prede preferite, dai pesci agli anfibi, dai rettili a piccoli mammiferi, compresi, talvolta, gli uccelli…

Minacce

Anche questa specie, come altri aironi dal piumaggio importante ed elegante, ha sofferto parecchio, nel corso degli ultimi due secoli, per il prelievo venatorio motivato dall’utilizzo delle penne a scopi ornamentali. Una pratica in uso fino ad anni recentissimi, fino a quando cioè la maggior parte delle legislazioni nazionali non ha stroncato il fenomeno prima limitando e poi vietando completamente la caccia a questa specie.

Come altre specie dipendenti dalle aree umide, poi, anche l’airone bianco maggiore ha sofferto la notevole contrazione dell’habitat dovuto alle grandi bonifiche partite – per quanto riguarda il nostro Paese – già nel periodo napoleonico e proseguite fino al dopoguerra. Anche qui, risale ad anni molto recenti una nuova sensibilità secondo la quale le aree umide rappresentano tesori importantissimi di biodiversità, nonché habitat necessari per un gran numero di specie, uccelli e non.

Il buon successo della colonizzazione nel Delta e nelle aree limitrofe conforta rispetto all’idoneità di questi habitat – pur immensamente più ristretti rispetto a un tempo – alle esigenze ecologiche di questa specie, che per riprodursi esige la presenza di canneti estesi e densi, sostituiti, all’occorrenza, da altra vegetazione acquatica emergente. Risalta in ogni caso la preferenza di questa specie per aree umide relativamente ampie, di solito di estensione non inferiore ai 100 ettari. Poche, come è facile immaginare, le zone d’Italia che rispettano questi criteri, nonostante, va sottolineato, il buon successo della colonizzazione nell’ampia – per l’appunto – area del Delta del Po e, più in generale, delle lagune dell’Alto Adriatico.

Piuttosto adattabile a una grande varietà di habitat – non solo paludi naturali ma anche canali, laghi, risaie, campi allagati e – d’inverno – acque basse costiere, l’Airone bianco maggiore si alimenta in praterie umide, talvolta anche asciutte. La sua abbondanza pare legata alla disponibilità di prede, pur in presenza di una dieta piuttosto varia e, dunque, di una buona adattabilità ecologica.