ALZAVOLA - Uccelli da proteggere

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Uccelli da proteggere
 
Specie protette dalla Direttiva UccelliSpecie protette dalla Direttiva Uccelli
Specie particolarmente protette dalla Direttiva UccelliSpecie particolarmente protette dalla Direttiva Uccelli
 

Specie protette dalla Direttiva UccelliALZAVOLA

NOME SCIENTIFICO: Anas crecca
 

Placida e di corporatura grassottella, l’Alzavola è un’anatra dal piumaggio estremamente variegato e scintillante, che rivela la sua vera natura a contatto con l’acqua, dove si dimostra agile e veloce. Il suo mondo sono infatti gli stagni, le lagune e i corsi d’acqua a lento scorrimento. Chiassosa in compagnia dei suoi simili, diventa timida e silenziosa in presenza dell’uomo, che schiva nascondendosi tra i canneti che circondano gli specchi d’acqua. Qui, nel periodo della nidificazione, la femmina dedica tutte le sue attenzioni alla covata…

Minacce

Nonostante un’area di nidificazione molto ampia e una diffusione nel complesso soddisfacente – almeno a livello comunitario – l’Alzavola non è al sicuro per quanto riguarda le minacce provenienti dal degrado e dalla perdita di habitat, fenomeni che non interessano solo l’Italia ma anche l’Europa. Tra i principali responsabili dei pericoli che incombono sulla specie figurano gli interventi di escavazione, che contribuiscono alla contrazione delle aree umide predilette dall’Alzavola.

Altrettanto importante l’impatto che hanno le formazioni artificiali tipiche di questi luoghi quali risaie, casse di espansione, invasi artificiali, con effetti sul ciclo riproduttivo della specie. Ma anche la siccità, i prosciugamenti e l’eccessivo prelievo idrico sono tra i fattori di degrado che minacciano questa come altre specie di anatre che intorno agli specchi d’acqua vivono, si nutrono e si riproducono.

La caccia, inoltre, è uno dei problemi principali che riguardano l’Alzavola. In questo caso non si tratta solo di bracconaggio, poiché la specie in base alla legge italiana è tuttora considerata cacciabile. Una minaccia sia da un punto di vista diretto che indiretto, è il rischio di avvelenamento da pallini di piombo potenzialmente letali per la specie (saturnismo).

Anche le stesse abitudini alimentari dell’Alzavola possono costituire un pericolo per la sua conservazione e riproduzione. La maggior parte degli individui infatti, secondo diversi studi, sono risultati soggetti – oltre che all’influenza aviaria – anche a intossicazioni alimentari, in particolare botulismo, dovuto all’ingestione di alimenti nei quali è presente la tossina del Clostridium botulinum , che provoca paralisi respiratorie. Anche per questo la protezione delle aree di nidificazione e svernamento risulta fondamentale per un’efficace tutela della specie.