ANATRA MARMORIZZATA - Uccelli da proteggere

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Specie protette dalla Direttiva UccelliSpecie protette dalla Direttiva Uccelli
Specie particolarmente protette dalla Direttiva UccelliSpecie particolarmente protette dalla Direttiva Uccelli
 

Specie particolarmente protette dalla Direttiva UccelliANATRA MARMORIZZATA

NOME SCIENTIFICO: Marmaronetta angustirostris
 

Illuminato dai raggi del sole, il piumaggio di questa specie restituisce un effetto visivo stupefacente, quasi si trattasse di una magnifica opera di Murano, in vetro soffiato. Non a caso porta il nome di marmorizzata, per il candido mantello su cui spiccano densi ciuffi di piume, bianche ma con sfumature del colore dell’alabastro e della giada. Nero è l’occhio, e scuro è anche il becco, per una specie abituata a muoversi in gruppo, e anche a nidificare in colonie più o meno abbondanti. L’Italia? Ospita una minuscola colonia, probabilmente nidificante, nelle zone umide del Trapanese…

Prospettive

La piccola colonia siciliana ha mostrato, negli ultimi anni, un successo riproduttivo apparentemente molto alto. A scorrere i dati, emerge una produttività media pari a 7,7 giovani involati per coppia nidificante, un successo riproduttivo pari all’89% delle nidificazioni e un tasso d’involo medio pari a 8,9 giovani per coppia di successo. Azioni mirate per la conservazione della piccola popolazione siciliana sono già state intraprese e, pure se ancora non rilevante dal punto di vista percentuale, anche la tutela della colonia italiana pare importante nell’ottica di salvaguardare una specie globalmente minacciata, che ha visto la popolazione complessiva in larghissimo declino, probabilmente anche superiore al 90% nell’ultimo secolo.

Molto recente è appunto la colonizzazione del nostro Paese, tanto che non risulta agevole il calcolo di una soglia di minima popolazione vitale (mvp). A prescindere dal buon successo riproduttivo, la popolazione attuale della specie resta ridottissima, il che rende non solo impossibile formulare previsioni scientificamente fondate sulla sua persistenza, ma rende anche piuttosto rischioso approfondire l’ecologia e la biologia della specie nella colonia italiana.

Da privilegiare, dunque, è il monitoraggio non invasivo nei siti di presenza, dal Pantano Leone – prima area di nidificazione accertata – alle aree limitrofe (Lago Preola, Lago Murana, Pantano Longarini) in cui sono stati censiti nidi negli ultimi anni. Fino alla Sardegna, dove sono stati avvistati in tempi recentissimi individui in periodo riproduttivo, rendendo il monitoraggio dell’area sarda altrettanto importante, potenzialmente, per evidenziare eventuali nuovi siti di nuova presenza non saltuaria.

Fondamentale, oltre al consolidamento delle riproduzioni in Sicilia e al monitoraggio delle aree potenzialmente idonee, è infine accompagnare alle azioni sul campo opportune iniziative di sensibilizzazione, per limitare al minimo ogni forma di interferenza con il ciclo riproduttivo della specie. Solo infatti se la produttività dell’Anatra marmorizzata si manterrà su livelli attuali è possibile ipotizzare una persistenza a lungo termine della specie in Italia.