BALLERINA BIANCA - Uccelli da proteggere

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Specie protette dalla Direttiva UccelliBALLERINA BIANCA

NOME SCIENTIFICO: Motacilla alba
 

Dal portamento elegante e la forma slanciata, la Ballerina bianca è tanto delicata nell’aspetto quanto resistente ai climi più disparati: dalle temperature rigide della Siberia a quelle roventi dell’Arabia Saudita. È celebre infatti per la sua grande capacità di adattamento. Di indole socievole nei confronti dei propri simili, può anche abituarsi alla compagnia dell’uomo, accettando cibo e acqua. Ma le ballerine bianche amano soprattutto restare appollaiate in inverno a centinaia sugli alberi, sugli edifici o tra i canneti…

 

Ordine: Passeriformes Famiglia: Motacillidae

Diffusa in Europa, Asia e Africa del Nord, la Ballerina bianca abita anche territori dalle temperature estreme: la si può ritrovare oltre il Circolo Polare Artico o a sud in Iran, Himalaya e Cina sud-occidentale, fino al Giappone e allo stretto di Bering. In Italia è una specie piuttosto comune in gran parte delle regioni e stazionaria, anche se alcune popolazioni sono solo di passaggio e si fermano in Italia per poi proseguire il viaggio verso le zone di svernamento. Si tratta di contingenti provenienti soprattutto da Svizzera, Austria, Slovenia, Norvegia e Finlandia. Alcuni gruppi provengono anche dalle coste del Mar Bianco e dalla Svezia centrale continentale; ma è l’Europa centro-orientale la zona di provenienza più comune per gli individui che raggiungono l’Italia.

La sottospecie Motacilla alba alba , in modo particolare, è parzialmente sedentaria. Nidifica sulla penisola ma anche in Sicilia e su isole minori quali l’Elba, le Tremiti e le Eolie. Ampi vuoti di areale sono presenti in Calabria, mentre è del tutto assente in Sardegna. Predilige i campi arati, le zone umide e coltivate, le rive dei laghi e, in generale, i luoghi in cui siano presenti specchi d’acqua, poiché è qui che la Ballerina bianca va a caccia di insetti. Evita le foreste d’alto fusto e le montagne oltre il limite della vegetazione arborea. Tra i Passeriformi, la Ballerina bianca è tra quelli che riescono a adattarsi meglio alla presenza umana. Si avvicina anche alle case, soprattutto se c’è uno spazio all’aperto abbastanza ampio. Nonostante si nutra prevalentemente di insetti, ragni e piccoli molluschi che lei stessa cattura, non rifiuta il cibo offerto dall’uomo e può abituarsi a mangiare e bere in presenza dell’uomo.

Lunga circa 20 centimetri, ha un’apertura alare di 26-30 centimetri e, tra maschi e femmine, non ci sono accentuate differenze d’aspetto. Spicca il bianco perfetto della fronte e degli occhi, che dipinge una specie di mascherina. Testa, nuca, gola e petto appaiono invece neri, mentre il dorso e il groppone sono grigio chiaro. Le ali presentano striature bianche e nere così come la coda; il ventre è bianco. Dopo una rapida corsa, spicca un volo ondulato; quando cammina velocemente sul terreno,  muove ritmicamente la coda.

L’accoppiamento avviene tra aprile e agosto. Il nido – una coppa di erbe rifinita con lana, peli e piume – viene accuratamente nascosto in anfratti naturali e artificiali: ripe, scarpate, argini, edifici, fori nei muri o nei tronchi, ma anche al suolo. La femmina depone cinque o sei uova, che si schiudono dopo circa 12-14 giorni di cova. I pulcini vengono poi accuditi nel nido da entrambi i genitori per due settimane.

Prospettive

La Ballerina bianca  è piuttosto conosciuta per quanto riguarda la distribuzione, ma scarsamente studiata per quanto riguarda ecologia e biologia riproduttiva. Mancano inoltre informazioni relative ai principali parametri demografici. Sulla base dei dati disponibili relativi all’Italia e ad altri Paesi europei si può proporre come Valore di Riferimento Favorevole (FRV) su scala locale una densità pari a 1,5 coppie per 10 ettari.

In contesti che presentano condizioni ottimali – ad esempio villaggi in contesto agricolo – l’FRV può crescere a 4,5 coppie per 10 ettari. Il valore proposto a scala di comprensorio – in particolare per vaste aree urbane e periurbane – è di 4 coppie per chilometro quadrato, tenendo presente che in condizioni particolarmente idonee tale valore può essere superato.

La presenza della specie risulta complessivamente stabile sul territorio italiano, dove si concentra in zone biogeografiche differenti: alpina, continentale, mediterranea. Tuttavia, ci sono segnali di decremento negli ambienti agricoli, ma anche di incremento in altri contesti, segnale che fa intravedere la possibilità di espansione territoriale.

La distribuzione è quasi ovunque discontinua, soprattutto nelle zone a monocolture intensive della Pianura Padana. Nei centri urbani, viceversa, c’è una tendenza all’incremento. Anche dalle ultime rilevazioni è stata confermata la tendenza della specie a nidificare all’interno di vari tipi di ambienti naturali o di origine antropica, preferibilmente vicino a corsi d’acqua e zone umide. La Ballerina bianca predilige in particolare le zone rurali intorno a cascinali tradizionali e allevamenti di animali, oppure le zone rurali di montagna. Non disdegna i centri urbani, nei quali però preferisce aree periferiche e industriali.

Minacce

Nonostante sia ampiamente diffusa in Italia, la specie è soggetta a fluttuazioni troppo accentuate, che non la mettono al riparo dal pericolo di estinzioni locali. Molteplici le motivazioni alla base di tali fluttuazioni nelle popolazioni. Declini temporanei potrebbero essere causati da inverni particolarmente rigidi che hanno interessato, in anni passati, la zona alpina e quella continentale.

Anche la diminuzione di insetti acquatici, parte integrante della dieta della Ballerina bianca, può costituire una minaccia per la specie. L’incremento del livello di inquinamento delle acque provoca infatti cambiamenti profondi nell’ecosistema acquatico e in quello di superficie, con conseguenze rilevanti per le numerose specie che sopravvivono grazie alla varietà di organismi che popolano gli specchi d’acqua.

L’inquinamento acquatico, e la conseguente scarsità di cibo, costituisce dunque uno dei principali fattori di minaccia. Un fenomeno che si è verificato in diverse aree d’Europa e che ha compromesso la riproduzione della specie, riflettendosi sulla densità di coppie nidificanti anche in siti che in precedenza risultavano particolarmente popolosi.

A compromettere la stabilità della Ballerina bianca è poi l’intervento dell’uomo, che provoca il degrado o addirittura la distruzione dell’habitat della specie e, in particolare, dei siti di caccia e nidificazione. Conseguenze nefaste hanno ad esempio le opere di trasformazione e modifica dei corsi d’acqua, l’attuazione di opere di arginatura e regolazione della portata dei corsi e il prosciugamento dei torrenti per scopi idroelettrici.

Stato di salute

La Ballerina bianca è considerata in uno stato di conservazione favorevole sia a livello continentale sia nei territori dell’Unione europea. Protetta in Italia dal 1977, fa parte dell’elenco delle specie non cacciabili in Italia ai sensi della legislazione venatoria vigente, ma non è stata inclusa nella Lista Rossa Nazionale.

In Europa e nell’Unione Europea, la Ballerina bianca ha mostrato una presenza stabile sia nel periodo 1970-1990 sia nel periodo 1990-2000, malgrado in questi ultimi dieci anni si siano registrati segni di declino in alcuni Paesi dell’Europa settentrionale quali Svezia, Finlandia e Lettonia. In Europa è ben distribuita: dalle regioni che si affacciano sul Mediterraneo ai confini con Scandinavia, Russia e Islanda. 

La popolazione nidificante dell’Unione Europea è stimata in 4,1-7,9 milioni coppie e corrisponde al 30-32% della popolazione continentale complessiva – stimata in 13-26 milioni di coppie – e a una frazione compresa tra il 5% ed il 24% della popolazione globale della specie. La popolazione italiana è invece stimata tra le 150mila e le 300mila coppie, pari al 3% della popolazione “comunitaria” e all’1% della popolazione nidificante europea complessiva.

Le zone di massima concentrazione della specie in Italia sono l’area prealpina lombarda e il Triveneto, seguite dalle coste dell’Alto Adriatico, l’Emilia-Romagna e le Marche. In Lombardia è stimata una popolazione nidificante media di 12.500 coppie tra 1992 e 2007. Nella pianura bresciana, la diminuzione della popolazione è iniziata a metà degli anni Settanta. In Trentino sono calcolate diverse migliaia di coppie mentre nel Lazio, nel quinquennio 2000-2005, la specie ha dimostrato una lieve tendenza al decremento. In Toscana sono stimate tra le 5mila e le 15mila coppie. In Sicilia, dalla metà degli anni Novanta, l’areale della specie si è espanso e nidificazioni irregolari sono state registrate nelle Isole Eolie.

Semaforo

La popolazione nidificante di Ballerina bianca appare in decremento in Pianura Padana (e probabilmente anche nel Lazio) e, conseguentemente, il suo stato di conservazione complessivo è da considerarsi tuttora inadeguato. Si tratta tuttavia di una valutazione provvisoria, in attesa di ulteriori riscontri derivanti da specifiche attività di monitoraggio relative anche ad altre porzioni del territorio nazionale.

Fattore Stato di salute Stato di conservazione
Range* In decremento in Pianura Padana Inadeguato
Popolazione In decremento in Pianura Padana Inadeguato
Habitat della specie Sufficientemente stabile Inadeguato
Complessivo   Inadeguato

* Variazione delle popolazione negli anni

Restringendo il campo alla bioregione alpina, lo stato di salute della Ballerina bianca appare nel complesso molto più favorevole, con riguardo sia alla consistenza assoluta delle popolazioni, sia alla loro distribuzione sul territorio. In quest’area lo stato di conservazione della specie può quindi considerarsi, nel complesso, soddisfacente.  

Fattore Stato di salute Stato di conservazione
Range* Stabile Favorevole
Popolazione Stabile Favorevole
Habitat della specie Stabile Favorevole
Complessivo   Favorevole

* Variazione della popolazione negli anni

All’opposto, è la Pianura Padana l’area d’Italia in cui la Ballerina bianca versa, attualmente, in condizioni di relativa sofferenza. Alla base di ciò vi è con tutta probabilità un incremento dell’inquinamento degli ambienti acquatici che rappresentano l’habitat di riferimento per l’alimentazione e la riproduzione della specie. A fare il resto sono le sempre più importanti opere di arginatura e regimazione idraulica che hanno progressivamente ristretto e compromesso habitat essenziali per la vita di questa ed altre specie di uccelli legati alle zone umide. Per questo l’attuale stato di conservazione della specie nella bioregione continentale è da considerarsi, allo stato delle cose, particolarmente inadeguato.  

Fattore Stato di salute Stato di conservazione
Range* In decremento in Pianura Padana Inadeguato
Popolazione In decremento in Pianura Padana Inadeguato
Habitat della specie Sufficientemente stabile Inadeguato
Complessivo   Inadeguato

* Variazione della popolazione negli anni

Nel complesso buono è, infine, lo stato di salute della specie nella bioregione mediterranea, con particolare riguardo alla Sicilia, dove si sono registrati confortanti incrementi della popolazione nel corso degli ultimi anni.  

Fattore Stato di salute Stato di conservazione
Range* In espansione in Sicilia Favorevole
Popolazione Stabile, locali incrementi Favorevole
Habitat della specie Sufficientemente stabile Favorevole
Complessivo   Favorevole

* Variazione della popolazione negli anni

Canto

Quello della Ballerina bianca è un cinguettio argentino e vivace, non troppo acuto. Il ritmo non è eccessivamente veloce, con note isolate che si alternano, di tanto in tanto, a vocalizzi più articolati e complessi.