CIGNO REALE - Uccelli da proteggere

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Uccelli da proteggere
 
Specie protette dalla Direttiva UccelliSpecie protette dalla Direttiva Uccelli
Specie particolarmente protette dalla Direttiva UccelliSpecie particolarmente protette dalla Direttiva Uccelli
 

Specie protette dalla Direttiva UccelliCIGNO REALE

NOME SCIENTIFICO: Cygnus olor
 
Semaforo N.C.

Simbolo di eleganza e maestosità, è proprio al Cigno reale che si ispira la favola del brutto anatroccolo. Goffo e grigiastro da piccolo, da adulto diventa il grande uccello dal piumaggio completamente candido, becco rosso-arancio acceso e lungo collo arcuato che gli conferisce l’inconfondibile portamento regale. Introdotto spesso come animale da ornamento per la sua bellezza, popola specchi d’acqua di parchi e giardini, ma la maggior parte della popolazione nel Paese è localizzata tra i laghi Maggiore e di Como, il lago di Garda e la Laguna veneta…

Minacce

È l’uomo il principale responsabile delle oscillazioni – anche particolarmente marcate – che si sono registrate nel corso degli anni nei principali siti di presenza della specie. Una delle cause principali sono gli episodi di avvelenamento da piombo dovuto all’ingestione di pesi utilizzati per la pesca, pallini da caccia e – più in generale – sedimenti contaminati. Agli esemplari morti per avvelenamento si affiancano poi episodi di cattura accidentale nelle reti da pesca, a cui si aggiunge il rischio collegato all’ingestione di ami.

Altra minaccia per la sopravvivenza della specie è costituita dalle infrastrutture, come dimostrato dagli episodi di individui morti a causa della collisione con cavi aerei, nonché dalle azioni di disturbo umano diretto presso i pochi siti di nidificazione. In Lombardia, in particolare, sono stati segnalati episodi di distruzione volontaria delle covate, per una specie che si mostra altamente dipendente dalla presenza dell’uomo e altrettanto soggetta, per conseguenza, a fattori di disturbo o alterazione diretta dell’habitat.

Pur occupando una grande varietà di ambienti acquatici, in Europa occidentale la sua presenza è infatti strettamente legata all’azione dell’uomo. Questa evidenza costituisce di per sé un fattore di rischio rispetto alla persistenza di condizioni ecologiche idonee alla specie.

In base alle ricerche effettuate, è stata poi dimostrata una spiccata sensibilità del Cigno reale alle epidemie, con particolare riguardo all’influenza aviaria. Ulteriore fattore di rischio per la specie è costituito da eventuali perdite di greggio (oil spill) presso gli ambienti umidi in cui la specie nidifica o staziona per lo svernamento.