CORNACCHIA GRIGIA
NOME SCIENTIFICO: Corvus corone cornixFacilmente osservabile al tramonto, quando si sposta in ampi stormi, la Cornacchia grigia è presente abbondantemente in vaste zone del Paese, diventando una presenza molto comune anche nelle aree abitate. Non leggiadra, dai colori spenti e dal canto poco musicale rispetto ad altri passeriformi, la Cornacchia grigia è una specie che sta rapidamente colonizzando aree che non gli appartenevano, dividendo gli spazi con gabbiani reali e gazze e insediandosi in ambienti senza diretti competitori. La specie trae beneficio dalla vicinanza dell’uomo, mangiando rifiuti e i semi delle coltivazioni….
Minacce
L’analisi dei dati raccolti per il progetto Mito evidenzia che la Cornacchia grigia è presente su tutto il territorio nazionale, ad eccezione della sottoregione alpina settentrionale e del Salento, mostrando nuclei di densità più elevate nella parte occidentale della Pianura Padana, dell’Italia centrale e delle aree interne della Sicilia e della Sardegna.
Non avendo competitori agguerriti, l’unica minaccia finora riscontrata per la Cornacchia grigia è l’uomo. Numerosi i casi in cui la specie, ghiotta anche di semi, è stata accusata di arrecare danni gravi alle coltivazioni agricole. Per questo spesso si è deciso di intervenire per diminuirne la diffusione, abbattendone esemplari sia a colpi di fucile, sia più raramente utilizzando trappole Larsen (gabbie in cui viene posizionato un richiamo, anche un esemplare vivo, lasciate aperte ma con ingresso dotato di sportello a scatto che intrappola la preda).
Tali pratiche di controllo demografico hanno suscitato numerose critiche. Sono stati infatti segnalati interventi decisi senza studi preliminari approfonditi per accertare l’entità reale dei danni alle coltivazioni causati dalla specie.