FAGIANO DI MONTE - Uccelli da proteggere

Vai ai contenuti principali
Uccelli da proteggere
 
Specie protette dalla Direttiva UccelliSpecie protette dalla Direttiva Uccelli
Specie particolarmente protette dalla Direttiva UccelliSpecie particolarmente protette dalla Direttiva Uccelli
 

Specie particolarmente protette dalla Direttiva UccelliFAGIANO DI MONTE

NOME SCIENTIFICO: Tetrao tetrix
 

Simbolo, insieme alla Pernice bianca, il Fagiano di monte è un uccello inconfondibile per il suo lucente piumaggio, nonché per la forma della coda. Come altri tipi di Galliformi, anche il maschio di Fagiano di monte la utilizza per “esibirsi” di fronte alle femmine, e conquistarsi così il diritto a costruire un nido. Che peraltro abbandona molto velocemente, essendo il maschio di questa specie assolutamente poligamo…

Stato di salute

Un tempo di certo più diffuso, il Fagiano di monte è attualmente presente in un numero abbondante di coppie nidificanti nella sola porzione orientale delle Alpi, di solito ad altitudini importanti, mai inferiori ai 1.000 metri. Della popolazione europea – stimata in 2,5-3,2 milioni di coppie complessive – circa il 25% nidifica entro i confini dell’Unione europea, mentre la popolazione italiana attuale è quantificabile in circa 8-10mila coppie.

Protetta dalla Direttiva Uccelli, la specie non è stata oggetto di un Piano d’Azione Internazionale o Nazionale dedicato, pur essendo in generale declino nell’Unione europea, Italia compresa. A preoccupare particolarmente gli esperti è appunto il trend negativo che si è verificato a partire dal 1990, dopo un periodo di relativa stabilità delle popolazioni.

In base agli studi effettuati, la popolazione alpina di Fagiano di monte è soggetta a fluttuazioni cicliche, che avvengono con cadenza pressoché ventennale. Una “macrofluttuazione” evidenziata dalla fine dell’Ottocento ad oggi per diverse zone dell’arco alpino, che potrebbe essere legata, tra gli altri fattori, ad eventi meteo eccezionali, come lasciano pensare alcuni “picchi” registrati in determinati anni.

Tipicamente, il Fagiano di monte occupa ambienti di transizione tra foresta e brughiere, prati o steppe. Necessita della presenza di alberi, ma non ama nidificare nel fitto del bosco. Come per altre specie di Galliformi, il Fagiano di monte dipende strettamente dalla presenza di radure, pure se si trattasse di aree bruciate ai margini del bosco, soggette a grande rinnovamento e quindi ottimo luogo in cui procurarsi il cibo.