FISTIONE TURCO - Uccelli da proteggere

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Uccelli da proteggere
 
Specie protette dalla Direttiva UccelliSpecie protette dalla Direttiva Uccelli
Specie particolarmente protette dalla Direttiva UccelliSpecie particolarmente protette dalla Direttiva Uccelli
 

Specie protette dalla Direttiva UccelliFISTIONE TURCO

NOME SCIENTIFICO: Netta rufina
 

Un’anatra dall’aspetto tozzo e dalla testa grossa, resa ancor più appariscente dalle sottili penne rossicce che formano sul capo una sorta di cresta arrotondata: il Fistione turco, soprattutto per quanto riguarda gli individui maschi, è inconfondibile. Specie molto silenziosa, frequenta specchi d’acqua e paludi contornati da una vegetazione fitta e rigogliosa, in particolare canneti, dove si sente protetto e al sicuro per costruire il nido…

Minacce

Sebbene la specie prediliga laghi di grandi dimensioni, moderatamente profondi, circondati da canneti e specchi d’acqua aperti, in Europa occidentale si è adattata anche ad ambienti più circoscritti. Si tratta spesso di piccoli specchi d’acqua – con superficie ricoperta da una fitta vegetazione di piante acquatiche emergenti – e circondati da alberi.

In condizioni di questo tipo, il Fistione turco riesce a mantenere un tasso di involo medio di otto giovani per coppia. Eventuali influenze negative sul successo riproduttivo possono essere date, come per molte altre specie, da condizioni metereologiche avverse o da cambiamenti nei livelli dell’acqua, provocati da stagioni siccitose o piogge intense.

Anche il degrado dell’habitat e l’attività venatoria rientrano tra le principali minacce per il Fistione turco. La specie risente in particolare dell’avvelenamento provocato dall’ingestione di pallini da caccia ed è talvolta vittima di reti da pesca a causa delle sue abitudini da anatra tuffatrice.

Ma anche i frequenti peggioramenti della qualità dell’acqua possono mettere a rischio la sopravvivenza del Fistione turco, soprattutto se si determina una riduzione della concentrazione di Nitellopsis obtusa , alga fondamentale nella dieta degli individui di questa specie. Resta infine da sottolineare il fatto che la specie è potenzialmente soggetta al rischio di contagio di influenza aviaria.