GABBIANELLO
NOME SCIENTIFICO: Larus minutusIl più piccolo tra i gabbiani europei. Una specie in grado di resistere ai climi più rigidi dell’Europa settentrionale, dove abitualmente vive e nidifica. L’Italia è terra prediletta per trascorrere l’inverno, nella mite Sicilia o, più a nord, tra la Sardegna e le coste tirreniche. Lungo meno di 30 cm, si osserva soprattutto in mare aperto, o lungo la costa. Ovunque ci sia uno specchio d’acqua marino, lì si può trovare il Gabbianello…
Minacce
Lettonia e Russia rappresentano i due Paesi principali di provenienza degli individui ricatturati nel nostro Paese. L’area baltica, risulta il principale sito di nidificazione a livello comunitario e continentale e rappresenta l’area di provenienza degli individui in transito nel nostro Paese diretti verso i siti di svernamento, oltre che della piccola popolazione che si trattiene sulle coste dell’Italia centrale e meridionale durante la stagione fredda.
Pur in assenza di informazioni specifiche sulle principali minacce per la specie, risulta evidente come la crescente tutela a cui sono state sottoposte le zone umide nel nostro Paese abbia certamente giocato a favore della specie, soprattutto in termini di buona disponibilità di aree di sosta. Al di fuori della stagione riproduttiva, peraltro, il Gabbianello frequenta sia acque interne che acque costiere, estuari e lagune, mostrando una buona adattabilità ed esigenze ecologiche meno specifiche di quelle riscontrate presso i siti di nidificazione, nei quali la specie dipende strettamente dalle acque dolci di pianura.
Sono probabilmente i mutamenti climatici – e ambientali in senso lato – a costituire la principale variabile in grado di influenzare la presenza di una popolazione di Gabbianello nel nostro Paese, sia con riferimento al contingente svernante sia riguardo alla possibilità di utilizzare la nostra penisola come sicura area di sosta e alimentazione durante il viaggio della migrazione.
In particolare durante la primavera, l’Italia può rappresentare un’area di transito importantissima per la specie, sulla via del ritorno per i grandi laghi dell’Europa settentrionale. Da rilevare, tra le minacce censite anche nel nostro Paese, la sensibilità all’inquinamento da idrocarburi.