GABBIANO CORALLINO - Uccelli da proteggere

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Specie particolarmente protette dalla Direttiva UccelliSpecie particolarmente protette dalla Direttiva Uccelli
 

Specie particolarmente protette dalla Direttiva UccelliGABBIANO CORALLINO

NOME SCIENTIFICO: Larus melanocephalus
 

Era il 1978, quando il primo nido di Gabbiano corallino fece la sua comparsa nelle Valli di Comacchio, per poi espandersi nell’intero Delta del Po e – più di recente – in una piccola area a sud del Gargano. Difficile confonderlo, salvo una somiglianza stupefacente con il Gabbiano comune, da cui però si distingue per il “cappuccio” più esteso, la punta delle ali candida, e il becco leggermente più massiccio…

Stato di salute

Particolarmente protetto dalla legislazione venatoria italiana, il Gabbiano corallino è presente nel nostro Paese da poco più di trent’anni. Dalle prime coppie censite nel 1978 si è assistito a un vasto incremento negli anni Ottanta, a cui è seguita una successiva stabilizzazione. Attualmente, la popolazione italiana di Gabbiano corallino ammonta a circa 2mila coppie.

Da rilevare come una specie orientale che vanta i principali areali di presenza al di fuori dei confini dell’Ue, questa rappresenti una frazione piuttosto consistente della popolazione “comunitaria” complessiva, ad oggi stimata in circa 7.500-8.600 coppie. Una quota, quest’ultima, pari a non più del 3-6% della popolazione continentale, che potrebbe raggiungere anche le 320mila coppie.

Tutelata dalla Direttiva Uccelli e considerata “in pericolo” dalla Lista Rossa Nazionale, la popolazione di Gabbiano corallino ha conosciuto in tempi recenti un andamento abbastanza fluttuante, con particolare riguardo al contingente svernante. Considerando il periodo 1998-2003, il picco massimo di presenza è stato rilevato nel 2001, anche se gli spostamenti della specie tra entroterra e mare aperto non rendono agevole la messa a punto di statistiche attendibili.

Oltre ai siti monitorati nel Delta del Po, a far registrare una presenza di questa specie a livelli consistenti e significativi a livello internazionale è una piccola area pugliese, posta tra i laghi di Lesina e Varano. Pari all’1% della popolazione continentale complessiva, la popolazione italiana di Gabbiano corallino rappresenta per contro almeno un quarto dell’intero gruppo nidificante entro i confini dell’Ue. La popolazione svernante invece ha raggiunto i 10mila individui. Gli “arrivi” invece si registrano già a partire dalla fine di luglio, con la maggior parte degli individui inanellati e ricatturati provenienti dalla lontana Ucraina.

Piuttosto confortante l’incremento del contingente nidificante registrato negli anni Ottanta, da poco meno di una trentina di coppie nel 1978 alle oltre 2mila del 1995. Una popolazione che si è mantenuta tutto sommato stabile seccessivamente, per lo più con locali ulteriori incrementi sia in termini demografici che di areale. Non sono mancate, per contro, importanti fluttuazioni locali, mentre la popolazione svernante più abbondante si trova in Sicilia, con oltre 10mila individui censiti.

L’assenza periodica della specie da siti anche importanti è dovuta alle abitudini ecologiche piuttosto complesse che mettono in relazione l’eventuale comportamento pelagico sia alla latitudine sia a variabili locali quali le condizioni meteorologiche. In particolari periodi la specie può spingersi infatti anche per diversi chilometri nell’entroterra, alla ricerca di cibo. Il trend complessivo indica comunque un aumento nell’ordine di 12,8 punti percentuali l’anno.