GABBIANO CORSO - Uccelli da proteggere

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Uccelli da proteggere
 
Specie protette dalla Direttiva UccelliSpecie protette dalla Direttiva Uccelli
Specie particolarmente protette dalla Direttiva UccelliSpecie particolarmente protette dalla Direttiva Uccelli
 

Specie particolarmente protette dalla Direttiva UccelliGABBIANO CORSO

NOME SCIENTIFICO: Larus audouinii
 

A dispetto del nome, sull’ex colonia genovese sono presenti solo piccole colonie di questo magnifico uccello, che si fa notare, rispetto agli altri gabbiani, per il becco rosso corallo, per l’aspetto snello e il volo agile. Grande pescatore, lo si può osservare in volo acrobatico, mentre si tuffa abilmente in mare per catturare il suo cibo preferito, i piccoli pesci. Per farlo immerge l’intera testa, collo compreso. Altre volte l’abilità nel volo gli serve per sfuggire al Gabbiano reale, suo acerrimo nemico e peraltro predatore di uova e pulcini…

Prospettive

L’interesse conservazionistico di questa specie è tale da avere attirato da anni l’attenzione degli esperti. Nella maggior parte dei casi, tuttavia, si tratta di approfondimenti svolti a livello locale che non permettono di recuperare un quadro generale e coerente in termini di parametri demografici e riproduttivi, ecologia della specie, conseguenze della predazione e della competizione con altre specie.

A impedire però una corretta formulazione in termini di Valore di Riferimento Favorevole (FRV) è soprattutto l’elevatissima mobilità della specie, che si sposta molto frequentemente da una colonia all’altra. Per esempio, la stabilità della popolazione nell’Arcipelago Toscano è probabilmente dovuta a continue “immigrazioni” di individui da Corsica e Sardegna. Così i movimenti tra Italia e estero (Sardegna-Corsica e Sardegna-Spagna) sono talmente frequenti da rendere molto difficile proporre una spiegazione coerente delle marcate fluttuazioni registrate nel corso degli anni.

Detto questo, e nonostante il trend complessivamente favorevole, lo scenario a lungo termine per la popolazione italiana di Gabbiano corso non appare del tutto confortante, in quanto è molto probabile che stabilità e incrementi siano garantiti dall’apporto di individui da altre aree, più che da un’effettiva crescita delle colonie italiane. Una tesi plausibile che andrebbe comunque suffragata da approfondimenti su ecologia e dinamica di popolazione presso i principali siti di presenza.

Puntare al mantenimento dell’attuale popolazione rappresenta in ogni caso una buona indicazione di conservazione a medio termine. Un obiettivo che impone la massima tutela dei siti di nidificazione noti, oltre al monitoraggio delle relative popolazioni. Anche un approfondimento delle conseguenze sulla specie determinate da una diversa gestione delle attività di pesca – unita allo studio dell’impatto, a prima vista sempre più importante a livello locale, della competizione con il Gabbiano reale – risulta essenziale per facilitare la sopravvivenza delle popolazioni nel lungo periodo.