GRU - Uccelli da proteggere

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Uccelli da proteggere
 
Specie protette dalla Direttiva UccelliSpecie protette dalla Direttiva Uccelli
Specie particolarmente protette dalla Direttiva UccelliSpecie particolarmente protette dalla Direttiva Uccelli
 

Specie particolarmente protette dalla Direttiva UccelliGRU

NOME SCIENTIFICO: Gru grus
 
Semaforo N.C.

Per dimension, simile alla Cicogna e all’Airone cenerino, la Gru è il simbolo dell’eleganza. Come tale, si mostra per le sue dimensioni imponenti, per il lucente piumaggio cenerino, per la buffa coda su cui campeggia un ciuffo di piume più scure. Grande “volatore”, dalla postura inconfondibile, la si può osservare in primavera mentre raggiunge l’Italia. Si narra che nidificasse regolarmente in Veneto, fino a metà dell’Ottocento. Ora non più: per la Gru l’Italia è quasi esclusivamente un luogo di passaggio, tramite il quale raggiungere i lontani quartieri africani di svernamento…

Minacce

La distruzione delle zone umide, unita alla persecuzione diretta, sembra essere la principale causa del declino della specie durante i secoli passati, e forse la ragione principale dell’estinzione del pur modesto contingente nidificante. Anche nel resto d’Europa, secoli di caccia indiscriminata e disturbo da parte dell’uomo hanno spinto la specie a nidificare in aree remote, inaccessibili, indisturbate, mentre le aree antropizzate sono utilizzate solo per l’alimentazione.

La minaccia principale per la specie è costituita dalla frammentazione dell’habitat e dalla perdita di molti siti storici utilizzati per la sosta e l’alimentazione.

Un’evidenza che accresce in qualche modo il ruolo del nostro Paese nella conservazione della specie, essendo un’importantissima zona di passaggio tra le aree di nidificazione e i quartieri di svernamento, siano o meno questi ultimi inclusi nel territorio nazionale. La diminuzione degli ambienti idonei, infatti, causa una maggior concentrazione degli stormi nelle stesse aree, aumentando il rischio di bracconaggio..

Avendo l’abitudine di nutrirsi, al di fuori del periodo riproduttivo, anche e soprattutto in campi coltivati, è l’abuso di pesticidi a costituire un’ulteriore minaccia importante, specialmente in Italia in cui la vita di questa specie dipende quasi esclusivamente dalle campagne. Altro pericolo è rappresentato dalle frequenti collisioni con i cavi sospesi, soprattutto in Spagna. Sono invece gli abbattimenti illegali che continuano a mietere vittime in Oriente, in Africa e – se pure localmente – in Europa meridionale.