MORETTA CODONA - Uccelli da proteggere

Vai ai contenuti principali
Uccelli da proteggere
 
Specie protette dalla Direttiva UccelliSpecie protette dalla Direttiva Uccelli
Specie particolarmente protette dalla Direttiva UccelliSpecie particolarmente protette dalla Direttiva Uccelli
 

Specie protette dalla Direttiva UccelliMORETTA CODONA

NOME SCIENTIFICO: Clangula hyemalis
 
Semaforo N.C.

Inconfondibile grazie alla lunga coda affusolata, la Clangula hyemalis è l’unico membro sopravvissuto del genere Clangula. Resti di un suo lontano “parente” sono stati ritrovati a Mátraszõlõs, in Ungheria, alla fine degli anni ’90. La bellezza non è tuttavia la sua unica prerogativa: il maschio della specie, estremamente rumoroso, ama esibirsi in profondi gorgheggi canori...

Minacce

Da un punto di vista strettamente ambientale, la specie è sottoposta a più minacce. Una di queste è costituita dalle operazioni di bonifica e drenaggio nelle zone umide, che costituiscono l’ambiente idoneo dove la specie vive e nidifica.

In passato, la Moretta codona ha sofferto inoltre a causa di colera aviare, una malattia che può manifestarsi in tutte le specie di uccelli, sia in individui in cattività, che selvatici, oltre a essere potenzialmente pericolosa anche per l’essere umano. Un pericolo al quale la Moretta codona resta tuttora esposta.

Nella zona estrema dell’Artico, dove è una tra le specie di anatre più diffuse, la Moretta codona è particolarmente esposta alle fuoriuscite accidentali di petrolio e ad altre contaminazioni provenienti dai mari del Nord. Una volta in acqua, inoltre, può cadere vittima di attività antropiche: oltre a essere preda dei cacciatori nelle regioni artiche, può essere accidentalmente catturata all’interno delle reti dei pescatori, che ne causano l’annegamento.

L’inquinamento da idrocarburi – causato principalmente dallo scarico in mare di acque utilizzate per lavare serbatoi di petroliere e dal petrolio fuoriuscito in seguito al danneggiamento e al naufragio di petroliere – è purtroppo frequente anche nelle aree marine di svernamento del Regno Unito. Questo tipo di inquinamento è particolarmente grave, in quanto insiste sull’intero ecosistema.