

NOCCIOLAIA
NOME SCIENTIFICO: Nucifraga caryocatactes
La Nocciolaia è caratterizzata da un fortissimo legame con il Pino cembro (Pinus cembra) da cui dipende in maniera assoluta. I resti di pigne e nocciole, spaccate su ceppi e fenditure dei tronchi, sono spesso ben visibili. Durante l’estate seppellisce anche scorte per l’inverno, tant’è che su terreno innevato si notano facilmente gli scavi effettuati per recuperare i semi interrati durante i mesi caldi. Sono al contrario molto difficili da individuare i nidi, nascosti nel folto delle conifere. Uccelli di questa specie in Europa occidentale possono essere molto addomesticabili, come testimoniano le foto di Nocciolaie sulla testa dei loro padroni in Inghilterra e Olanda.
Minacce
La specie ha uno status di conservazione favorevole in Europa e non è inserita nella Lista Rossa italiana. In alcuni settori, come ad esempio il Trentino, la specie ha ampliato i propri effettivi in quanto favorita dalle moderne pratiche selvicolturali che hanno privilegiato le conifere ai boschi di latifoglie. La conservazione della specie rimane comunque strettamente legata alla tutela e alla corretta gestione dei complessi forestali idonei tra cui, in primo luogo, le cembrete.
Occasionalmente, interventi selvicolturali e tagli forestali in periodo di nidificazione possono provocare episodi di mortalità e di riduzione del successo riproduttivo. Sulle Alpi meridionali francesi, su 97 uova in 28 covate, il 62% si è schiuso e il 44% ha involato un giovane (media: 1.53 giovani involati/coppia). Dall’analisi di 38 nidi, 14 hanno fallito completamente di cui 8 prima della schiusa. Nessun dato sul successo riproduttivo è disponibile per l’Italia.