PERNICE BIANCA - Uccelli da proteggere

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Specie particolarmente protette dalla Direttiva UccelliPERNICE BIANCA

NOME SCIENTIFICO: Lagopus muta helvetica
 

Bianca come la neve, durante la stagione invernale. Bruna come il terreno, durante l’estate. Così la Pernice bianca si mimetizza dai suo predatori naturali, tra cui l’Astore, la Volpe, il Corvo imperiale…e naturalmente l’uomo…

Stato di salute

Secondo la Lista Rossa Nazionale, la Pernice bianca è una specie “vulnerabile”. Sono stimate in Italia 5-8mila coppie in tutto l’arco alpino, mentre la popolazione europea – stabile tra il 1970 e il 1990, in declino nel decennio successivo – si attesta ad oggi sulle 70-130mila coppie. Il trend sfavorevole a livello europeo rispecchia in pieno quanto avvenuto a livello nazionale, dove risiede, in base alle stime, circa il 6-7% della popolazione dell’Unione Europea (meno dell’1% però se si prende a riferimento la popolazione continentale complessiva).

Se a fine anni ’70 la distribuzione coincideva infatti quasi perfettamente, salvo poche eccezioni, con quella registrata agli inizi del XX secolo – fatta salva una consistente diminuzione di densità dovuta al prelievo venatorio – nel giro di pochi anni la Pernice bianca ha conosciuto un declino importante, dovuto anzitutto al verificarsi di condizioni meteorologiche sfavorevoli durante il periodo delle schiuse.

Diverse le aree che mostrano un declino importante della popolazione complessiva: il Friuli-Venezia Giulia, per esempio, dove i dati hanno fatto registrare un calo del 40% della popolazione di Pernice bianca in meno di dieci anni. Stessa sorte in Valle d’Aosta, Piemonte e Trentino. L’aspetto più preoccupante riguarda forse il progressivo calo di densità delle nidiate, che lascia presagire un imminente ulteriore declino della popolazione che con ogni probabilità riguarderà l’intero arco alpino.

Esigenze ecologiche

Specie tipicamente “di montagna”, la Pernice bianca abita alcune tra le zone più fredde ed impervie del continente.. La fascia altimetrica preferenziale va dai 1.800 ai 2.400 m sul livello del mare, anche se le aree di nidificazione possono raggiungere i 2.800 m. In estate la specie sale di quota, raggiungendo i 3.000 m, mentre in inverno si assiste a una redistribuzione uniforme per fasce altimetriche.

La Pernice bianca trascorre la maggior parte del tempo a terra alla ricerca di cibo. Ama portarsi su rocce e massi in posizione sopraelevata, mentre di rado si posa sugli arbusti. Possiede un volo elegante: frulla con rapidissimi battiti d’ala e dopo un tratto più o meno lungo plana ad ali tese a poca altezza dal suolo. In periodo riproduttivo frequenta la vegetazione presente su ghiaie lungamente innevate, praterie e arbusteti, mentre tende a evitare zone a vegetazione troppo rada o valli ancora innevate.

Nel Parco Nazionale dello Stelvio, ad esempio, nidifica tranquillamente anche a quote altimetriche molto elevate – 2.800 m – grazie alla prevalente esposizione a sud di molti versanti, mentre in Trentino predilige le praterie con pochi arbusti – ad esempio il Pino mugo – che tipicamente si trova sopra tra i 2.000-2.800 m..